mercoledì 13 luglio 2016

Mareggiate


Eh le mareggiate, uno spettacolo della natura.
La furia del mare, le onde giganti... e tutti lì ad osservare, fotografare... 

E non si può fare a meno di ricordare di quando si era piccoli e ci si buttava dentro perchè oh, troppo divertente. 
Oplà saltello. 
Oplà tuffo dentro l'onda.
Che poi una volta sì che erano vere mareggiate, certe onde alte 30 m, anzi 40, anzi 50... no più alte. 
Sì sì più alte.
Mica queste ondine... no no non c'è paragone.
No.
Non c'è paragone perchè ero alta 1 m e 20 e da quella prospettiva erano alti anche i papaveri.

In seguito non sono cresciuta un granché ma ho cominciato a trovare le mareggiate tremendamente noiose. 
Anzi, a dirla tutta, delle grandi rotture di palle.
Avrò perso il mio romanticismo o forse semplicemente non me ne frega niente, sta di fatto che di lati positivi non ne vedo.
Anzi:
  • Non ho dove mettermi perché col mare mosso levano gli ombrelloni
  • Devo stare attenta che i miei figli non si incasinino
  • Mi ritrovo sabbia e sassi in posti che manco sapevo di avere
  • Se mi arriva un'ondata e mi bagno sclero
  • Guardando le onde penso "Onda su onda" e canticchio il motivetto della vecchia pubblicità della Permaflex.
  • Penso ai poveretti sui traghetti
  • Constato che quelli mi stanno sulle scatole sanno nuotare perfettamente e me ne dispiaccio
Morale della favola, oggi c'era la mareggiata e, mentre tutti guardavano il mare, io gli davo le spalle.

Incarognita e annoiata, ho trascorso così la mia giornata.

mercoledì 6 luglio 2016

Quote challange, day three

Terzo e ultimo giorno del gioco delle citazioni in cui mi ha tirato in ballo la Puff.
Le regole sono le stesse:
  • 3 giorni
  • 3 citazioni per giorno
  • 3 inviti a partecipare per giorno (e ribadisco che invito chi vuole essere invitato)
Questa volta mi do alla musica.


Citazione n.1: Fabrizio De Andrè da "La guerra di Piero"
E mentre marciavi con l'anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore
Ho sempre adorato Fabrizio De Andrè, perché i suoi non erano semplici testi, erano poesie. E lui aveva la capacità, con le sue descrizioni dettagliate di particolari e stati d'animo, di farmi vivere le sue canzoni.

Citazione n. 2: Claudio Baglioni da "La vita è adesso"
La vita è adesso nel vecchio albergo della terra e ognuno in una stanza e in una storia di mattini più leggeri e cieli smarginati di speranza e di silenzi da ascoltare e ti sorprenderai a cantare ma non sai il perchè
Siamo tutti troppo occupati a pensare a cosa faremo nel futuro che ci dimentichiamo che la vita è adesso. Non domani, non settimana prossima, non tra un mese. È ora. 
Fermiamoci. Godiamoci il presente che domani è già passato.

Citazione n. 3: Luciano Ligabue da "La linea sottile"
A mia volta mi fido del mondo, non ti dico le botte che prendo... non c'è modo di starsene fuori da ciò che lo rende tremendo e stupendo
A questa non do spiegazioni. È bellissima così.





Quote challange, day three

Terzo e ultimo giorno del gioco delle citazioni in cui mi ha tirato in ballo la Puff.
Le regole sono le stesse:

  • 3 giorni
  • 3 citazioni per giorno
  • 3 inviti a partecipare per giorno (e ribadisco che invito chi vuole essere invitato)
Questa volta mi do alla musica.

Citazione n.1: Fabrizio De Andrè da "La guerra di Piero"
E mentre marciavi con l'anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore
Ho sempre adorato Fabrizio De Andrè, perché i suoi non erano semplici testi, erano poesie. E lui aveva la capacità, con le sue descrizioni dettagliate di particolari e stati d'animo, di farmi vivere le sue canzoni.

Citazione n. 2: Claudio Baglioni da "La vita è adesso"
La vita è adesso nel vecchio albergo della terra e ognuno in una stanza e in una storia di mattini più leggeri e cieli smarginati di speranza e di silenzi da ascoltare e ti sorprenderai a cantare ma non sai il perchè
Siamo tutti troppo occupati a pensare a cosa faremo nel futuro che ci dimentichiamo che la vita è adesso. Non domani, non settimana prossima, non tra un mese. È ora. 
Fermiamoci. Godiamoci il presente che domani è già passato.

Citazione n. 3: Luciano Ligabue da "La linea sottile"
A mia volta mi fido del mondo, non ti dico le botte che prendo... non c'è modo di starsene fuori da ciò che lo rende tremendo e stupendo
A questa non do spiegazioni. È bellissima così.





martedì 5 luglio 2016

Quote challange, day two

Ed eccomi pronta a proseguire il giochino delle citazioni che mi ha proposto la Puff.
Ribadisco le regole:
  • 3 giorni
  • 3 citazioni per giorno
  • 3 inviti a partecipare per giorno
Lascio la libertà a chiunque passi da qui di partecipare anche lasciando le proprie citazioni nei commenti.

Inizio:
Viva la beata ignoranza: ti fa star bene di testa, di cuore e di panza (Dal film "Vacanze in America")
La cultura. Tutti ad esaltare l'importanza di avere una cultura. " È molto intelligente perché è laureato", "No ma cerca di essere all'altezza stai parlando con un avvocato" e bla bla bla... poi non sanno nemmeno le tabelline.
La cultura non è quantificabile col titolo di studio. La cultura è un concetto più ampio e riguarda il proprio bagaglio personale, la voglia e la curiosità di conoscere.
Mia nonna è rimasta orfana di mamma a soli 9 anni e ha dovuto lasciare la scuola. Ma amava leggere, documentarsi, studiare e vi assicuro che possedeva più cultura lei di questi che se la tirano e fanno pesare la loro "Sapienza" della malora.
Prrrrrrrrr! Pirloniiiiiii... tanto lo so che usate Google...

Seconda citazione: 

Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano (Shakespeare)
Eh certo.
Tu dici di sapere benissimo ciò che sto provando. Ma io non ne sono sicura, quindi ti tiro una badilata nei denti così poi ti consolo io.
No, a parte gli scherzi. Il problema è che a volte chi vede le cose dall'esterno può fornire un aiuto valido a chi è coinvolto e non riesce a valutare le cose lucidamente. Ma a volte. Spesso, invece, trattasi di rompiballe che amano ficcare il naso nelle faccende degli altri.

Terza citazione:

Se guarderai a lungo nell'abisso, l'abisso guarderà dentro di te (Nietzsche)
Sì. Perché è così che funziona. Mai abbattersi, mai compatirsi. Bisogna avere sempre la forza di alzarsi e andare avanti... 

A domani per il terzo e ultimo giorno di questo giochino delle citazioni.
Bacioni!!!



lunedì 4 luglio 2016

QUOTE CHALLANGE, DAY ONE

La Puff mi ha tirato in ballo con questo giochino delle citazioni che mi intrippa parecchio.
Le regole:
  • 3 giorni
  • 3 citazioni per giorno
  • 3 inviti a partecipare per giorno
Direi che le regole mi stanno bene tutte tranne la terza. Lascio la libertà a chi legge di poter decidere se partecipare o no. Fatta eccezione BiancaneveRossa che bisogna che scriva un po' :-)

Ora direi di procedere.

La prima citazione è di Oscar Wilde:

Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia
Perché diciamocelo chiaramente, ammettendo che i buoni esistano, devono essere tremendamente pallosi. Dove li metti stanno, non litigano e ti danno sempre ragione.
Ah.
Sto descrivendo dei pirla. Quindi per la proprietà transitiva i buoni sono pirla.
Ma il problema non sussiste perché i buoni non esistono e mi sa che ci si vedrà tutti all'Inferno se Qualcuno Lassù non è un po' di manica larga.

La seconda citazione, visto che sono in tema (anche se passare da Oscar Wilde a quello che sto per proporre è un po' "ardito") arriva direttamente dal Vangelo:

A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra
 Eh.
Se mi percuoti la guancia ti porgo un gancio sul muso. Gancio e Guancia variano di due lettere. Al momento giusto dirò al Signore che avevo capito male.

E per finire ecco la terza citazione di Stephen King:

Non sappiamo quali saranno i giorni che cambieranno la nostra vita. Probabilmente è meglio così.
Vero.
Se mi dessero un libro dicendo che tra le sue pagine c'è scritto il mio futuro, lo brucerei.
L'ignoto è quello che ci spinge a lottare e andare avanti. Se sapessimo già tutto che gusto ci sarebbe?

Un bacione e a domani col secondo giorno del giochino.

giovedì 30 giugno 2016

Non...


  • Non giocare con la palla in spiaggia ("Eh, si sono lamentati")
  • Non giocare con la palla sul bagnasciuga ("Eh, si sono lamentati")
  • Non prendete gonfiabili troppo ingombranti ("Eh, si sono lamentati")
  • Non fare castelli di sabbia o buche se poi non si vuole risistemare subito la sabbia ("Eh, si sono lamentati")
  • Non giocare con la boa ("Eh, si sono lamentati")
  • Non correre tra le cabine ("Eh, si sono lamentati")
  • Non correre in spiaggia ("Eh, si sono lamentati")
  • Non correre sul bagnasciuga  ("Eh, si sono lamentati")
  • Non insaponarsi nella doccia dei piccoli ("Eh, si sono lamentati")
  • Se non mangi, non rimanere nei tavolini del bar dopo le 12:00... vale anche se non c'è nessuno ("Eh, si sono lamentati")
  • Non ascoltare musica ("Eh, si sono lamentati")
  • Non usare la fontanella "Risciacquo piedi" per sciacquare-riempire: Secchielli, Palette, Rastrelli, Formine, Gavettoni ("Eh, si sono lamentati")
  • Non giocare con i gavettoni ("Eh, si sono lamentati")
  • Non ridere rumorosamente e tieni un tono di voce sulla nota "Do" ("Eh, si sono lamentati")
  • Non sostare sulle altre sdraio, neanche per un attimo se non sono le tue. Nemmeno se sono vuote ("Eh, si sono lamentati")
  • Non aprire gli ombrelloni se c'è vento, ma se li apri devi tenerli ("Eh, si sono lamentati")

Benvenuti al Bingo Bongo: un'oasi di pace e tranquillità


... Chissà che avranno da lamentarsi questi che si lamentano con il Bagnino Grande. Che poi quando gli chiedo: "E chi si è lamentato?" Mi indica un punto verso l'orizzonte.

E allora penso: Mizzega, mi sa che abbiamo fatto un gran casino se ci hanno sentito quelli della Corsica.





domenica 26 giugno 2016

A belli!!!


Al grido di "Allarme, allarme, le streghe son tornate" son tornata io al Bingo Bongo.
Spaesata più che mai (Forse per un inverno trascorso troppo in fretta) mi sono sentita catapultata in una realtà di pancioni (Secondo me per colpa dei palinsesti scadenti), palloncini mammari freschi di chirurgo portati con nonchalance, chiappe di fuori non sempre apprezzabili che fanno sorgere il dubbio di una non "specchiata" nel camerino del negozio dove si è acquistato il costume o, peggio ancora, qualche infimo consiglio della commessa di turno che "Signora le sta benissimo, ha un fisico che persino una ventenne le invidierebbe".
E 'sta ciula che ci crede.
Poi gente ingrassata, dimagrita, esaurita che fino all'anno scorso non mi parlava e ora si atteggia ad amica di infanzia. 
Falsi. Peggio di Giuda.
Ma anche l'incontrario eh?
Persone che fino all'anno scorso erano grandi amiconi, quest'anno salutano a malapena.
E poi, ve lo dico chiaramente: umiltà zero.
Qui c'è il più grosso concentrato di sboroni che se la tirano: le sparano talmente grosse che secondo me credono che il loro interlocutore sia scemo. 
Ovviamente ci sono anche persone che adoro con cui stavo, sto e starò bene nei secoli dei secoli...
Comunque:
I miei pargoli entrano in acqua e ci stanno due ore. Io ho provato a pucciarci i piedi e mi sono trasformata in Olaf.
Non ho costumi da bagno perché quelli che avevo qui si sono "liquefatti" e non ho capito perchè. Oggi ne avevo uno con degli slip talmente larghi (magari un residuato di qualche gravidanza) che se per caso mi fosse partito uno starnuto, sarebbe volato sulla boa lasciandomi in versione "Eva all'Eden senza Adamo che era andato a cercare il pomo"
In compenso indossavo un grazioso vestitino tezenis che ho capito di aver messo al contrario verso tarda sera.
In ogni caso il migliore è il nostro Bagninone, denominato "Lui": Il Re incontrastato, il padrone, l'innominabile... Con la sua intramontabile maglietta rossa con sopra scritto "Salvataggio". 
Col pennarello. 
Kool.