La mattina, solitamente, sono la prima a svegliarmi. Non perché ce ne sia un bisogno reale, il fatto è che sono lenta. Io sono quella dei rituali, nel senso che compio sempre gli stessi gesti. Ogni cambiamento mi innervosisce e mi destabilizza rovinandomi il resto della giornata.
Il tutto si svolge più o meno così:
Driiiin. Suona la sveglia. Mi affretto a spegnerla per non svegliare nessuno. Qualche minuto dopo collego il cervello alla sezione motoria e mi alzo. Ancora non ragiono, ma, come uno zombie moderno, ricordo le funzioni primarie così, dopo essere stata in un luogo consono per espletare le suddette funzioni, apro la casa e do da mangiare al gatto ingrato di casa. Perché ingrato? Un giorno ve lo spiegherò!
Poi torno in bagno. Tecnicamente non so la ragione ma lì dentro ci sto davvero un sacco. A volte marito si lamenta ma io gli rispondo che sono una donna.
Comunque esco da là che il mio cervello funziona a pieno regime e mi dirigo a svegliare la truppa d'assalto. La piccina non mi da nessun problema, si sveglia da sola. La mezzana rogna un po' ma non fa troppe storie. Il grande è il mio incubo. Ci ho provato in tutte le maniere.
Ora, più o meno con le dovute modifiche che devo apportare ogni volta, la vicenda si svolge così:
Si parte con qualche bacino e una canzoncina in rima inventata da me al momento. Reazione: qualche risatina e poi... niente.
Provo a parlare al suo stomaco: "Dai amore, alzati che altrimenti non riesci a fare colazione con calma!" ... Reazione: nessuna.
Comincio ad innervosirmi: "Muoviti che è tardi!".
A questa frase segue il seguente dialogo con le dovute modifiche che devo apportare ogni volta (lo so che ho ripetuto la stessa frase di qualche riga più
sopra ma così rendo meglio l'idea):
Lui seccato: "Mi hai svegliato!"
Io: "Questo è lo scopo principale per cui mi trovo qui"
Lui: "Non ho voglia di andare a scuola!"
Io: "Perché?"
Lui: "Si fanno troppi compiti!"
Io che infondo sono un po' sadica: "Dai che tra poco ci saranno le vacanze di Natale!"
Lui speranzoso: "Quando???"
Io: "Solo tre mesi!"
Lui: "Ma tre mesi sono tantissimi!"
Io: "Lo so. Sono quanto un'estate."
Lui: "Non ci voglio andare!"
Io: "Vabbè! Ti mando a lavorare."
Lui: "..."
Io: "Allora... oggi rimani a casa che mamma ti porta a cercare un lavoro che vada bene per un bambino che non vuole andare a scuola, tipo pulire i bagni
del bar."
Lui: "Mi sa che vado a scuola!"
Beh che c'è? Anche i migliori educatori dicono che i bambini vanno stimolati!
Ci credo che non vuole svegliarsi... Mica facile iniziare la giornata con una "tua" canzoncina... ;-)
RispondiEliminaAnto dubiti forse del mio genio artistico?
RispondiEliminaQuindi significa che un non lontano giorno la Purulla non si sveglierà da sola? È confortante :)
RispondiElimina@Mafalda1980: Certo che si sveglierà da sola... e sarà anche mattiniera: al sabato e alla domenica! ;-)
RispondiElimina@Mafalda: Antonella ha ragione. Invece di svegliarsi alle 7.40, il sabato e la domenica, si sveglia da solo alle 7.30! Mistero.
RispondiEliminaCiao!!! Ti immagino a cantare la canzoncina tutta con voce dolce per poi, nel giro di pochi secondi, cambiare tono e minacciarlo di mandarlo a lavorare...povero bambino!!!
RispondiEliminaMi mancate!!!
Baci Eli
@Eli: ehehehe! Il mio tono la mattina è pacato. Seccato ma pacato! ;-)
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