Ragazze in questi giorni faccio fatica a tenere gli occhi aperti: ovunque mi sieda mi cala la palpebra.
Sarà il cambio di stagione o sarà la febbre che mi trascino da un paio di giorni? (Regalo della mia Piccina)
Poco importa, stasera tornerà Consorte dopo una settimana fuori per lavoro e io potrò abbassare la guardia.
Giornata di ProvEUrbi!!!
Vediamo dove mi porterà il cervello questa volta.
Non so se l'ho mai scritto ma io scopro il proverbio da "trattare" nel momento stesso in cui inizio a scrivere il post.
Questo perchè mi piace scrivere di getto le prime cose che mi vengono in mente; non prima, ovviamente, di aver fatto una breve ricerchina sul vero significato del proverbio.
Cominciamo? Vado a vedere la lista?
Dai!
E' il turno di Stefania e il suo proverbio è:
"Il più bravo dei rossi ha gettato suo padre nel pozzo"
E' un proverbio milanese:
Ul pusè bun di russ l'ha sgiacà so pà in dal puss
(Tiè ce l'ho pure in dialetto!!!)
Questo per dire che le persone con i capelli rossi sono cattive (mamma che proverbio razzista!!!)
Mah.
Sarà vero?
Può darsi, lo sarei anch'io se mi chiamassero sempre "pel di carota"!!!
Donne dai capelli rossi (naturali) fatevi avanti!!!
Comunque se tutti i cattivi avessero la cabeza rossa tutto sarebbe più semplice, ma non dimentichiamoci che esistono le tinte!
Una volta c'era il metodo per appurarsi che chi avevamo di fronte non fosse un finto biondo o un finto bruno.
Ora non più.
Perchè i rossi, oltre ad essere malvagi, sono anche estremamente intelligenti e scaltri... quindi, per cancellare le tracce di una tinta, hanno inventato la ceretta selvaggia.
Quella che si fa pure dove fa parecchio male.
A parte le cacchiate... io non ricordo di avere mai avuto a che fare con qualcuno dai capelli rossi... ovviamente non prendendo in considerazione chi rosso lo era, me compresa, grazie al lavoro della parrucchiera (sulle mie tinte dovrò scrivere un post a parte)...
In compenso guardo con diffidenza chi ha gli occhi sul giallo.
Sono bellissimi ma mi danno del "Mefistofelico".
Uè! Ognuno ha le sue fisse eh!
Chi ha inventato questo proverbio?
Ariel!
Conosciuta come la Sirenetta.
In realtà è stato un incidente.
Sembra che suo padre, Re Tritone, fosse andato a trovarla nel castello dove lei viveva con Eric.
Il castello era circondato da un bellissimo giardino e, all'interno di questo giardino, vi erano due pozzi: uno di acqua dolce e uno di acqua di mare.
Ariel era una gran burlona e decise di fare uno scherzetto al paparino.
Uno scherzetto innocente eh?
La sua idea era quella di attirarlo nei pressi del pozzo di acqua salata (Eric le ricordava spesso quale fosse: quello sulla destra) e di dargli una spintarella.
Sarebbe stato divertente, no?
Cosa vuoi che sia per il Dio del mare fare un tuffetto nel suo regno sotto forma di Bonsai?
Il problema è che Ariel non sapeva quale fosse la destra e quale la sinistra, così fece una conta:
"Angliglon S.T. N. O. tu sei scemo ma io no"
...e spinse il papà nel pozzo sbagliato: Glu-glu-glu e Tritone non c'è più!
Ragazze, Ariel era buona e aveva i capelli rossi. Ecco come nacque il proverbio.
Buon week end a tutte!!!