martedì 31 dicembre 2013

E relaxati!!!


Oggi è l'ultimo dell'anno, ma non è di questo che voglio "parlare".
Piuttosto, gente...
Pensavo che la categoria "genitori" fosse quella che, durante le feste, soffrisse un po' la condizione della cosa. In senso buono, ovvio. 
Invece mi sbagliavo.
Sapete chi soffre veramente?
I maniaci della forma fisica.
Voi non ci crederete, ma c'è gente che in questi giorni di festa, si accalca nelle palestre. 
Corre, tonifica, smaltisce...
Bah.
Ecco. 
Io questa cosa non la concepisco mica.
Consorte è uno di questi. 
Io lo guardo stupita neh... e glielo dico di godersi un po' la vita, e che i muscoli se si riposassero un po', gli sarebbero grati.
Anch'io, ogni tanto, do un occhio alla bilancia, ma se metto su un chilo... amen.
Lui invece è convinto che il processo ingrassoso avvenga in tempi ridottissimi, tipo 24 ore.  
Per avvalorare la sua teoria, mi mostra la pancia per indicarmi danni che non ci sono.

NO, CARO MIO, NON CI SONO!!!
E PROBABILMENTE, SE TE NE CONVINCESSI, MI EVITERESTI LO SBATTIMENTO DI DOVER STIRARE PURE L'ULTIMO DELL'ANNO PER PREPARARTI LA TUTA DA CORSA PER DOMANI!!!
@#*#*¥@!!!

Ps= A tutte voi: Un felice anno nuovo!!!

venerdì 27 dicembre 2013

Anche quest'anno non sono potuta andare...


Da Piccola trascorrevo il Natale a casa di mia nonna, a Genova.
Da quando lei è morta, non ho più messo piede in quella casa le cui mura pulsano di ricordi ancora vivi.
Spesso, erroneamente, vengo definita fredda. 
Invece il mio "distacco" non è cinismo, è solo paura... la verità è che non riesco ad accettare che certe cose non torneranno mai più.
È anche una questione di "riservatezza", sapete?
Perché certe cose le tengo per me.
Certo, le posso ricordare... ma i ricordi non sempre sono lo specchio di ciò che si è passato veramente.
Non sempre.
Quei Natali tutti insieme erano caotici ma si respirava "amore" puro. 
La nostra è sempre stata una famiglia "casinara", c'erano spesso dei confronti anche accesi, ma eravamo uniti. E sì, l'atmosfera che si respirava era proprio Natalizia.
L'amore arricchisce, fa crescere... fa star bene...
Fin da piccola, non ho mai creduto a Babbo Natale e non mi interessavano i regali (forse perchè ne ricevevo un sacco?), mi bastava finire tra le braccia di mia nonna, assaporare i suoi culurgionis, i suoi arrosti, le sue pardulas... 
Avrei dovuto imparare a farli, invece ho lasciato che tutto finisse con lei... con lei che se ne è andata proprio nei giorni di Natale di qualche anno fa. 
Non ricordo nemmeno di preciso da quanto... perché io cancello le cose che mi fanno male. 
E comunque sia, per me, sono ancora tutti lì che festeggiano... sono solo io che,
anche quest'anno, non ci sono potuta andare.

giovedì 19 dicembre 2013

La realtà non è questa

Quest'anno non "sento" il Natale.
Le luci nelle strade non mi fanno provare nulla, l'albero ed il presepe li ho fatti per i bambini, fosse stato per me avrei lasciato perdere.
Vivo in una realtà distorta. Protetta. Da chi? Forse solo da me stessa.
Mi sono creata un mondo tutto mio fatto di amiche, sorrisi e "leggerezze". Il mondo di quartiere. 
La realtà è ben diversa. La realtà è un'Italia che sta andando allo sfascio, di gente che non arriva a fine mese, di gente che perde il lavoro, di gente che non ha il lavoro. E tasse, tasse, sempre tasse. Gli cambiano il nome ma sono sempre le stesse. Sono batoste. 
E più non si hanno i soldi e più non si può spendere... con il risultato che l'economia va a xxxxxxx.
E' tutto collegato.
I nostri politici sono incapaci?
Io non li chiamerei nemmeno "politici"
Stanno sempre a litigare. 

Natale... io non lo sento il Natale. 

lunedì 16 dicembre 2013

Quasi, quasi mi comprerei un casco


Siamo stati in montagna. 
A Bormio per l'esattezza.
In estate vengo accontentata io col mare e di inverno accontento Consorte con la montagna. 
Giusto per essere "giusta" e perché a Natale siamo tutti più buoni. 
Così ho affrontato la mia nemica "seggiovia" supportata dagli omini addetti che mi fermavano tutto l'ambaradan per permettermi di infilarci sopra la Piccina e anche di farla scendere. 
Gentili davvero. 
Che poi vi dirò, non è andata così male... tranne quando siamo rimaste sospese e il seggiolino dondolava...
Ecco lì sono invecchiata di dieci anni, ma ho dovuto fare finta di niente perché anche la Piccina non è che fosse tranquilla, anche se le dicevo che stavamo giocando all'altalena. Pure lei, dico, è scesa adolescente.
L'albergo era carino, la stanza fantastica... peccato che sembrasse di dormire sopra le piste di Linate con la novità del ruscello che a Linate mica c'è.
Vi state ponendo delle domande?
Ok mi spiego meglio...
I caloriferi della camera gorgogliavano e Consorte ha provato a togliergli l'aria, ma mi sa che abbiamo mandato in tilt l'intero impianto dell'Albergo, perché poi non scaldavano mica bene... In più sparavano la neve con i cannoni per tutta la notte e facevano un casino inimmmmmmmagggggianabbbbbile.... Ma io riesco a dormire pure in mezzo ad un bombardamento aereo. 
Consorte invece si è dovuto comprare i tappi per le orecchie e li distribuiva a tutta la famiglia raccomandando a me di rimanere vigile... (!?!)
Per il resto ho strafogato qualsiasi cosa commestibile potesse offrirmi di tipico (e non) il luogo.
La novità di quest'anno è che Consorte ha voluto acquistare un casco per sè. 
Meno male, aggiungerei.
Perché lo sci, fondamentalmente, può offrire delle incognite. 
La sua incognita è stata una lastra di ghiaccio che lui ha preso in pieno, perdendo gli sci e sbattendo violentemente la testa che, se non avesse avuto il casco, sarebbe stato da portare all'ospedale in elicottero.
Una volta sceso dalla pista, mi ha detto del volo che ha fatto, però mi ha anche detto di stare bene. 
Gli ho creduto... fino a quando ha iniziato a fare cose strane del tipo:
  • mettersi il tovagliolo del ristorante a tipo bavaglio
  • cercare di bere a canna dalla bottiglia (sempre al ristorante)
  • mangiare con le mani
  • indossare il casco rosa della Mezzana
  • dimenticarsi gli sci della Piccina e dover risalire con la seggiovia alle piste
E' ancora un po' strano ma vabbeh, tanto a posto non lo è mai stato.
Tutto questo è accaduto sabato 14 e ho una mia teoria: 
La sfiga del venerdì 13 ha posticipato di un giorno!!!
Perché in montagna è tutto in ritardo. 
Compresa la neve.

mercoledì 11 dicembre 2013

Io sclero!!!


Essere genitori è difficile. 
Poche balle. 
Al di là dei mille consigli di cui siamo bombardati da: pediatri, Media e pure conoscenti che non si fanno mai gli affari loro, ogni figlio ha una sua identità e come tale va rispettato ed educato.
Come sapete ho tre figli, diversissimi tra di loro... che....
CHE??????
IO SCLERO!!!
Lo so anch'io che non bisognerebbe urlare ma che bisognerebbe ragionarci e spiegar loro per bene il perché delle cose ma poi...
IO SCLERO!!!
Lo so anch'io che è bello quando giocano nelle loro camerette tirando fuori tutte le bambole, macchinine, gormiti, microfoni, pentolini, lego. Poi però sembra di entrare in una discarica e...
IO SCLERO!!!
Lo so anch'io che bisognerebbe abituarli a stare seduti a tavola per tutto il tempo del pasto, ma ogni scusa è buona per alzarsi e...
IO SCLERO!!!
Lo so anch'io che dovrebbero vestirsi da soli alla mattina, ma loro ci stanno 100 anni, rischiamo sempre di uscire tardi e... 
IO SCLERO!!!
Lo so anch'io che all'uscita della scuola è anche bello che giochino e si rincorrano un po', ma i miei si pestano e...
IO SCLERO!!!
Lo so anch'io che in giro bisognerebbe sclerare con un minimo di contegno, ma se uno mi va verso destra, l'altra a sinistra e l'altra punta dritto...
IO SCLERO!!!
Detto questo, i miei figli sono mega coccolati, gioco spesso con loro e li faccio divertire. 
No. 
Non credo di essere una pessima madre, anche se...
IO SCLERO!!!

martedì 10 dicembre 2013

No vabbè!


Anche se veniamo continuamente prese in giro da chi dice che da rassodare abbiamo solo le ossa (e per questa cosa Peter Pan inizia a mostrare chiari segni di nervosismo), io e lei ieri ci siamo presentate alla lezione di prova di Gag.
Non vedendo nessuno, ci siamo messe in testa che forse il corso non ci sarebbe stato per un fantomatico problema dell'insegnante che avrebbe avvertito tutte tranne noi. In fondo mica poteva avere il nostro numero di telefono, no?
Così abbiamo iniziato a sbirciare dentro la palestra da uno dei vetri senza la "schermatura"... 
Era uno pezzetto piccolissimo eh? 
Chissà cosa saremmo sembrate alla tizia delle pulizie che si trovava all'interno. Sicuramente due pazze.
Dopo un po' di congetture e di perlustrazioni lungo tutto il perimetro della palestra, abbiamo deciso di chiedere delucidazioni in "Direzione", sperando di non beccare il tipo della volta prima: uno sclerato con chiari problemi di sonno.
Così siamo andate a suonare.
Dopo un bel po' la porta si è aperta...
E....
....nooooooo!!!!!! 
Ancora lui!!! 
Ops!
- Ehm scusi, noi dovremmo fare la prova di gag ma non c'è nessuno...
Lui ci ha guardate ed è scoppiato a ridere!!!
!?!
Beh sì, non avevamo l'aspetto di due sane di mente: indossavamo un paio di guanti in due: i miei, per l'esattezza, perché Peter se li era dimenticati. Tutte e due con in testa un cappellino scuro in preda ad un prurito da lana sulla fronte e rigide per un principio di congelamento.
Mentre lo guardavamo, quello si è fatto una bella risata e, dopo essersi ricomposto:
- Ehm Scusatemi, è che a me sta cosa sembra la fotocopia dell'altra volta. Sì oggi c'è il corso. Ma è tra mezz'ora!!!! Buahahahahahahahaha!!!
!?!
No vabbè raga' rendetevi conto... forse per fare un cervello intero abbiamo bisogno di una terza compare che venga con noi al corso!!!

lunedì 9 dicembre 2013

Retroscena delle feste scolastiche di Natale


Stamattina ero di ottimo umore.
ERO: voce del verbo essere, modo indicativo, tempo imperfetto, 1° persona singolare.
Ora sono fuori di me. 
Arrabbiata è dire poco. 
Furente non è abbastanza. 
Ho piuttosto una gran voglia di appiccicare al muro qualcuna di mia conoscenza che, per grazia di Dio, oggi non era presente. 
Spero per lei di sbollire un po' e che questo post di sfogo mi aiuti, perché ragazze mie, io la faccio fuori.
Pietra dello scandalo?
La festa di Natale.
Come ogni anno viene mandata via e-mail una lista delle cose da portare. 
Sabato, ho aperto la mia posta e ho semplicemente segnato 3 bibite.

Ecco.
Scalpore!!!

Oggi mi vengono a dire che (nome e cognome) ha avanzato l'ipotesi che io e chi ha avuto l'insana idea di segnarsi per prima, abbia preso le cose che costano di meno.
Mi ha dato della mortacciona.
Capite?
E non ha avuto nemmeno il coraggio di dirmelo in faccia.

Ma questa che caxxo vuole? 
Che compri cosa? 
Che faccia fare una torta da Buddy Valastro?

Sì, magari solo per lei, ma avvelenata.

Il fatto che non possa dire nulla per proteggere chi mi ha riferito la cosa, mi manda fuori di testa. 
Ma per eventuali ritorsioni il mio cervello funziona benissimo.
Voglio proprio vedere cosa porta. Sì, voglio proprio vedere. 
Non voglio sembrarvi cinica... ma il mondo tutto sorrisi e bacetti è solo una facciata, sotto si nasconde ben altro. 
E questo "altro" non mi piace.

venerdì 6 dicembre 2013

SportEU



Alla fine ieri mi sono divertita: musica alta e una sessione di esercizi da infarto senza un attimo di pausa.
Contrariamente a ciò che in realtà mi aspettavo, oggi mi tira solo un po' il muscolo del polpaccio. 
Per il resto sto benissimo.

Alla faccia di quelle tre galline che dicevano che oggi mi sarei svegliata devastata! 
Tiè!

Anche se... ecco... Peter Pan era parecchio preoccupata. 
Per me, dico. 
Ogni volta che si girava dalla mia parte, diceva cose del tipo: 

"Eu fai piano"
"Euuuuu la schienaaaaa" 
"Rallenta che poi ti viene male alla schienaaaa" 
"Stai bene?" 
"Fermati e riposati" 
"Ma che xxxxx di passi sono!!!" 
(Quest'ultima esclamazione però era rivolta all'istruttrice)

Comunque lunedì proveremo anche il corso di gag. 
Io ho intenzione di praticarli entrambi.
Dopo aver fatto l'elettrocardiogramma, visto che Consorte ci tiene tanto.
In passato ho fatto più sport io di quanto ne possa far fare una società sportiva, ma Consorte ridacchia quando glielo dico. 

Non sopporto quando mi ridacchiano in faccia!
 Mi sale la violenza nel cervello!!! 

Forse aver sfornato tre figli mi rende ai suoi occhi più cagionevole? 
Sono solo pigra,... ma dotata di una quantità industriale di "orgoglio"... così tanta da superare il mio "essere pigra".
Ora gli faccio vedere io come in quattro e quattr'otto ritiro fuori tutti i muscoli al punto giusto...

Un bacione a tutte
e...
Buon week end!!!
(Ps: non mi starà mica venendo la crisi dei 40?)

giovedì 5 dicembre 2013

Barcollo ma non mollo


Siamo a giovedì, ovvero il mio giorno "diversamente preferito" della settimana.
Alle 17.00 il Grande deve essere a Catechismo e la Mezzana a ginnastica artistica. Alle 18.00 escono entrambi.
Che poi tutto 'sto casino inizia alle 16.30, ma io sono già nervosetta alle 7.00 del mattino.
Ogni evento atmosferico che implichi roba che cada dal cielo, è un ulteriore bonus da sclerata.
Insomma, il giovedì sono una mina vagante per definizione.
Ormai lo sanno tutti e vengo trattata con i guanti.
Comunque sia, sono dell'idea che non sia il caso di aggiungere altri pseudo-problemi... per quelli ci sono gli altri giorni della settimana, vero?
Invece no.
Oggi verrà pure il prete a benedire la casa, quindi devo fare tutto di corsa.
Più del solito.
E sarò talmente nervosa che quando mi butterà addosso l'acqua Santa, evaporerà all'istante.
Ma prima di tutto questo... signore, signorine e sbarbatelle: sappiate che la Eu alle 13.15, proverà il corso di "Total body workout" accompagnata da Peter Pan!!!
Lei è preoccupata per il tipo di abbigliamento da indossare:

"Che ti metti? Tuta? Leggings? Body??? Ci saranno un sacco di ragazze giovani in pausa pranzo!!!!!"

Invece Consorte è preoccupato che mi possa venire un infarto. 
Francamente anch'io. 
Ma sentirlo detto da lui, mi ha profondamente irritato. 
Cos'è? 
In palestra ci vanno solo i/le ventenni? 
A parte che io lo sono doppiamente perché ne ho 20 per gamba. Anzi no, quella destra ne ha 19 e mezzo. Ma la prossima volta che lo sportivone che divide con me il letto, si lamenterà di un dolorino causato da un esercizio, lo obbligherò a mollare la palestra per iscriversi ad un corso di bocce. Più adatto all'età.
Nel dubbio stamattina ho chiesto un parere alla mia amica medico. 
Lei, per tutta risposta, ha insegnato a me e a Peter Pan, come si fa un massaggio cardiaco! 
Che poi Peter Pan ha 9 anni più di me, ma state a vedere che sarà lei a dovermi soccorrere!!!
Beh, dopo queste iniezioni di "autostima" arrivate da più fronti, sappiate che, se questo dovesse essere il mio ultimo post, vi ho sempre voluto bene.
Baci.
Eu

mercoledì 4 dicembre 2013

Una notte qualunque di un giorno qualunque.


Stanotte...
Apro gli occhi e vedo tutto come sempre: Consorte e la Piccina se la ronfano di brutto.
Mi riaddormento.
Ad un certo punto vengo svegliata da un calcione da competizione. 
Mi tiro su e mi siedo stizzita. 
Lo so che è stato Consorte e so che ora sta facendo finta di dormire. 
Allungo il collo e lo osservo con attenzione con l'istinto di restituirgli il favore. 
So come è andata: la Piccina ha un po' di raffreddore e ha il respiro un po'... ehm... russa e il caro papà, non potendosela prendere con lei, ha colpito me. 
Continuo ad osservarlo e poi decido di alzarmi per controllare le altre due pesti.
Il Grande è completamente coperto, la testa manco si vede, ma che è lì sotto è evidente, me ne accorgo dal suo russare. Anche lui ha il raffreddore e sembra un rullo compressore. 
Lo scopro un po' e vado dalla Mezzana. 
Lei invece si trova dalla parte opposta del letto, completamente scoperta in posizione "chiocciola". Quella che si mette negli indirizzi e-mail, per intenderci. 
La raddrizzo, la copro, le mollo un bacino e me ne torno a letto.
Sposto un po' la Piccina, do uno sguardo a Consorte e chiudo gli occhi.
Dopo non so quanto, mi sveglio di soprassalto mentre sto cadendo dal letto e noto che c'è qualcosa di strano, sono più stretta. 
Allora alzo la testa e conto le presenze partendo dalla sottoscritta: uno, due, tre e... quattro!?! 
E chi è????
Il Grande!
"Zucchino, tu che ci fai qui?"
"Ho sentito un rumore, ho fatto un brutto sogno e ho pure mal di pancia"
"Ah! Hai altro?!?"
Mi faccio piccola piccola e cerco di dormire.
Dormo e sogno il mare...
Con le prime luci dell'alba apro gli occhi. 
Ora sono più larga, mi giro sul fianco e noto che le presenze sono tornate ad essere 3, me compresa. 
Lancio un rapido sguardo per controllare: ci sono io, la Piccina e... il Grande!?!

"DOV'E' PAPA'???????????????"

Ai posteri l'ardua sentenza.

martedì 3 dicembre 2013

Testa di cavolo


Verso la fine delle vacanze estive, alcuni del bar bingobonghiano, andavano dicendo che, una volta tornata alla vita di tutti i giorni, avrei rotto le balle scrivendo post su di loro e su quanto mi mancassero.
Non l'ho fatto.
E sapete perché? 
Perché sono fatta in un modo tutto mio: quando la gente ostenta sicurezze nei miei confronti, io faccio il contrario. 
Pure se vado contro me stessa.
Stessa cosa anche quando mi dicono cosa devo fare: o non lo faccio o faccio il contrario. Per partito preso, per orgoglio, perché sono una testa di cavolo. Fate voi. Io mi incaponisco e basta.
Succedeva anche quando andavo a scuola e mia madre diceva di studiare. 
Magari avevo già i libri aperti e stavo per sedermi alla scrivania, ma sentire lei mi irritava talmente che chiudevo tutto e mi tagliavo le unghie.
Col passare del tempo mia nonna, che sapeva bene come fossi fatta, ha cominciato a dirmi le cose in modo impersonale. 
Cioè tipo: "Bisognerebbe fare... Bisognerebbe andare... Bisognerebbe chiedere"... ma pure così mi incacchiavo. 
E mi incacchio pure ora. 

Bisognerebbe chi?????? 
Io???? 
Allora dillo apertamente che dovrei farlo io!! 

Però se me lo dici apertamente, io faccio il contrario. 
E solo perché me lo hai detto tu. 
Perché sono una testa di cavolo che non vuole imposizioni, un bastian contrario per dispetto.
Ecco.
Questo aspetto del mio carattere non sono riuscita a smussarlo, ma ho imparato a fingere di non ascoltare. Mi dici come devo fare le cose? 
Dentro di me esplode un bomba d'ira, ma fuori rimango impassibile. 
Se però, nel tono della voce del mio interlocutore, avverto anche solo una "vibrazione" che sa di autoritarismo, allora mando direttamente a quel paese senza girarci intorno.
Io sono una di quelle che vanno lasciate cuocere nel loro brodo. 
Una che se ha bisogno di un consiglio, lo chiede. 
Nessuno deve dirmi come mi devo comportare, cosa devo fare e nemmeno prevedere azzardatamente le azioni che compirò in futuro dando le cose per scontate. 
In me non c'è nulla di scontato... se non il fatto che sia, inesorabilmente, una irrecuperabile testa di cavolo.

lunedì 2 dicembre 2013

Terapia d'urto


Consorte anni fa aveva la passione dei filmati amatoriali... beh detta così si presta a dubbie interpretazioni... No no! 
Lui riprendeva, con la sua telecamera, le nostre vacanze... e poi passava le ore al computer, con un programma specifico, a montare il tutto arricchendo l'opera con musiche, frasi carine (spesso comiche) ed effetti speciali...
Ieri pomeriggio gli è venuta voglia di mostrare ai bambini: "Com'erano mamma e papà da fidanzati".
E così mi sono beccata la vacanza in Sardegna del 2001. 
Ho rivisto paesaggi stupendi che solo quella terra possiede, ho rivisto mia nonna e mio nonno. 
Mi sono riascoltata i suoi racconti di guerra che tanto mi stressavano... ora li risentirei volentieri... se solo potessi riportarlo qui da me.
Ma soprattutto ho rivisto me. 
Ecco questo mi ha sconvolta. 
In 12 anni sono invecchiata parecchio, non pensavo così tanto.
In più Consorte, da stronzetto quale è, continuava ad affondare il coltello nella piaga con apprezzamenti del "tempo che fu".
"Rifatti i capelli così"... eh bastasse quello. No?
Di certo avevo un visino fresco e sembravo davvero un angioletto. 
Strafiga non lo sono mai stata, magari telegenica sì. Ma di certo ero un'altra persona.
Non ho potuto neanche dire niente su Consorte perché mica si vedeva nel filmato. Già, lui riprendeva! 
Mannaggia la miseria!!!
Però se devo dirla tutta... lui, col passare degli anni, è diventato più gnocco. 
Sono io che mi sono spenta.
Fatto sta, che alla luce di tutto, dopo un po' di seghe mentali, ho avuto un illuminazione che mi ha fatto risalire dal baratro in cui ero precipitata negli ultimi mesi.
Gente, la verità è che il tempo passa e non si può fermare e, una volta che è passato non torna più indietro.
Farsi paranoie non porta a nulla, se non a stare male inutilmente.  
E allora tanto vale essere felici, che io di motivi per esserlo ne ho parecchi. 
La ricerca delle perfezione è inutile. Tra l'altro è un concetto che non mi è mai appartenuto. Quindi perché devo cambiare? Per chi?
E' che io il mio fondo l'ho toccato e ora ho solo voglia di risalire.

Un bacio a tutte e buona settimana!!!

giovedì 28 novembre 2013

Stand-by


Se c'è una cosa che un po' mi invidia Peter Pan, è la mia capacità di ignorare ciò che dovrebbe farmi arrabbiare. 
Lei non ci riesce, lei si infervora e sclera che è una bellezza.
Oggi, per esempio, c'era un gran discutere sui nostri pargoli e del rispetto che devono avere verso le insegnanti. Perché pare che con quella di inglese, sia sorto qualche problemino. 
Ieri ci sono stati i colloqui individuali e stamattina vi erano confronti anche piuttosto accesi.
UN confronto ben acceso, in particolare. 
Tra Peter Pan ed Alice, per la precisione.
Niente parolacce eh. 
O forse sì, boh. 
E' che ormai non ci faccio neanche più caso. Alle parolacce dico.
E' che Alice è talmente a modo che anche quando sproloquia, uno manco se ne accorge. 
Peter Pan è un "po'" meno composta, ma è Peter Pan. 
Anche al bar ormai si sono abituati tutti.
Il problema di fondo, causa scatenante dell'alterco, è stato il fatto che qualche settimana fa, la maestra di inglese si sia lamentata del fatto che la 4°C sia una classe di maleducati. Perché sembrerebbe che alcuni bambini le rispondano male. 
Peter Pan diceva che sua figlia rispetta le maestre e che sta spesso zitta. Alice invece sostiene che i bambini non debbano stare in silenzio ed eseguire tutto come dei soldatini.
Io? 
Io mi sono accorta che stavano sì sostenendo due opinioni diverse, ma nessuna delle due era di fondo sbagliata. Anzi, i loro erano discorsi complementari:
I bambini devono essere liberi di esprimere le loro opinioni. Ma devono farlo in maniera educata.
Solo che non avevo voglia di mettermi in mezzo, L'unica cosa di cui sentivo il bisogno era una confezione di pop corn ed una coca cola. Ecco.
Fatto sta che mi sono spenta. 
Totalmente. 
Guardavo il telefonino, mi specchiavo nel portatovaglioli e sbuffavo al ritmo della musica di sottofondo del bar.
Ho contato i tavolini, ho controllato lo stato delle mie unghie, mi sono ricordata che i bagni alla turca non mi sono mai piaciuti e ho effettuato un calcolo precisissimo della capienza del locale. 
Poi ho notato che Peter Pan indossava il giubbotto che ha acquistato ieri e che Alice sta bene senza trucco. 
Intanto era in atto una guerra.
Ad un certo punto mi sono infilata il cappello, mi sono allacciata il giubbotto e mi sono alzata. 
Loro hanno fatto la stessa cosa... e ora boh. 
Conoscendole si andrà avanti per giorni...

mercoledì 27 novembre 2013

Un mondo parallelo


Da quando vado a prendere la Piccola alle 16.00 alla Materna, la mia vita sociale ha subito un'impennata inimagggggginabbbbbile. 
Nolente o volente, ogni mattina  vengo risucchiata dal vortice delle mie amiche. Che una tempesta tropicale, in confronto, è una brezzettina che manco ti scompiglia i capelli.
Spesso c'è chi mi accompagna anche fin dentro all'asilo, chi mi tiene la Piccina se sono un attimo in ritardo ad accompagnare gli altri due a scuola. Se ho bisogno di qualcosa o di chiedere un consiglio, mi vengono dati trecento pareri. 
Pure quando non lo chiedo. Il consiglio, dico.
E se è lunedì bisogna andare al mercato, se all'outlet è arrivato qualcosa, bisogna assolutamente andarci. 
Che poi a me dei capi griffati non è mai importato un granché. Infatti non acquisto mai nulla. 
Devo andare a fare un po' di spesa? C'è sempre chi mi accompagna. 
Così pure quando porto la Mezzana a ginnastica artistica, pure se devo andare dal dottore, in posta, in edicola. Sempre.
Io che sono sempre stata una solitaria, ora sono sempre in mezzo alla caciara
Io che ho sempre avuto il mio modo di pensare, ora vedo un altro mondo. Stili di vita diverse, modi di affrontare situazioni differenti. 
Questa cosa mi ha fatto subire un contraccolpo psicologico non da poco. 
E mi ha bloccata. 
Anche nella scrittura. 
Infatti è da un mese che manco lo guardo il blog. 
Solo che "Tre cuori di mamma" è nato come mia valvola di sfogo... e non scrivendo, butto tutto fuori in nervosismo e aggressività. 
Se una volta non davo peso a certe cose, ora sono intollerante. 
Rido spesso, mi diverto eh? A me piace stare con loro, altrimenti non lo farei, è ovvio. Eppure c'è qualcosa di fondo che mi lascia l'amaro in bocca. 
E non so cos'è. 
Non so se dipende da me. 
Il problema è che non riesco a guardarmi dentro, sono indecifrabile pure con me stessa.
Forse, la verità, è che si cambia. 
Si cambia sempre.

lunedì 28 ottobre 2013

Che cos'è la Fede?


Ieri ho trascinato me stessa e il Grande a Messa. 
Non sono atea, però sono allergica alle imposizioni e questa lo è: sembra infatti che nel pacchetto "Prima Comunione" ci sia compreso l'obbligo di andare a Messa tutte le domeniche. 
Non si può nemmeno sgarrare perchè i pargoli vengono posizionati intorno all'Altare sotto l'occhio vigile delle catechiste.
Comunque male non fa... anzi.
Ieri, alle 9:45, dopo aver staccato il Grande dal televisore, siamo usciti per andare in Chiesa.
La Messa inizia alle 10:00. 
La nostra Chiesa è frequentatissima e si rischia di non trovare manco dove sedersi se non si arriva un po' in anticipo.
Una volta arrivati, siamo entrati dalla porta laterale e ho subito notato, seduta in una panca, Cinghia (lasupermegarappresentantedellaquartaC), le ho fatto segno di tenermi il posto (che in un luogo di culto mica posso trucidare chi osa appoggiare le chiappe dove devo appoggiarle io) e ho accompagnato il Grande verso l'altare.
Poi mi sono seduta di fianco a Cinghia e mi sono rialzata per RI-accompagnare mio figlio... questa volta, l'ho consegnato proprio nelle mani della Catechista.
Intanto c'era il pretino giovane che, con il suo modo di parlare da gatto Silvestro, ci diceva di usare la nostra voce solo per pregare e non per chiacchierare. 
Per un momento mi è sembrato Gianni Morandi.
Ci ha fatto sparare un paio di preghiere... una sorta di ripasso.
Quasi mi sembrava che stesse guardando la mia bocca per vedere quanto fossi preparata.

MBEH???
LE SO TUTTE!!!

Poi è scomparso ed è tornato con i suoi abiti da scena seguito da un botolotto vestito come lui e uno stuolo di Chierichetti.
E... dlin dlon vai si inizia!
Nel frattempo di fianco a me si è seduto un signore che porca di quella miseria, aveva un alito che manco l'esplosione di un camion delle fogne può eguagliare un simile fetore.


E così è partita la sigla... ehm volevo dire il canto di inizio Messa: "Camminerò"... Bella, la cantavo sempre da piccola e, mentre dicevo 'sta cosa a Cinghia, lei, ha iniziato a battere le mani a ritmo. La cosa mi è piaciuta parecchio e, al secondo ritornello, pure io mi ci sono cimentata.

'na apoteosi di battiti di mani che manco ai concerti dei Queen quando Freddie cantava: "We will rock you"!!!

Dopo tutti 'sti inconvenevoli, finalmente il nostro gatto Silvestro, ci ha presentato il botolotto: trattasi di un Missionario. 
"Missionario" è l'unica informazione che il nostro Parrocuccio ha imbroccato... Ma d'altronde ha detto lui stesso di essere un po' "approssimativo". 
Intanto con la coda dell'occhio sorvegliavo Omino Penz che si era spalmata nei pressi dell'altare.
Con Cinghia ci siamo dette che il coro è notevolmente migliorato. Ce lo siamo dette con rammarico.
Poi è arrivato il momento della predica. 
Il Missionario ha iniziato col chiedere cosa fosse per noi la Fede.
Io invece ho iniziato con un colpetto di tosse, poi due, poi tre fino a che mi sono dovuta alzare ed uscire di corsa.
Secondo me ci è rimasto parecchio male il botolo. 
Insomma, iniziare un predica in una Chiesa che non conosci e vedere una che nella fila centrale si alza e se ne va,.. non è mica tanto carino.
Una volta fuori ho dato libero sfogo al mio attacco di tosse, poi ho alzato gli occhi e mi sono trovata davanti a uno dei più grossi oratori di tutto il quartiere che mi ha detto: 
"Perchè non ti accendi una sigaretta?"
!?!
L'ho guardato e sono rientrata in Chiesa. 
Tra una cosa e l'altra, Cinghia ha vinto il primo premio del concorso: "Le cose che ho in borsa" mostrandomi un panino del Mc Donald's dimenticato dal giorno prima... (che io mi sarei mangiata senza vergogna) 
Poco dopo è arrivata mia suocera e, incuranti di tutto, in piedi, io cercavo di farle vedere dov'era il Grande mentre lei scrutava attentamente tutti i bambini alla ricerca del nipote.
No, non avete capito: il prete parlava e noi, nel bel mezzo della Chiesa, questionavamo su dove fosse la crapucchia del Grande.
Ad un certo punto la Messa è finita e siamo andati in pace... ma se mi chiedete di cosa si è parlato... mi viene in mente solo una domanda:

"Che cos'è la Fede?"

giovedì 24 ottobre 2013

Occhio all'ombrello


Ogni mattina, dopo aver accompagnato la figliolanza a scuola, ci si trova con il solito gruppetto di mamme, a volte più nutrito e a volte un po' meno, al bar a bere il caffè.
Questo sempre: col sole, con la pioggia, con la neve e pure con i tifoni.
Per ovvie ragioni di spazio, non si va al bar di Mario (Io sì. Ci passo sempre per il secondo caffè).
Si ordina, ci si siede e si chiacchiera. 
Beh. Si chiacchiera anche prima di arrivarci. Infatti, durante il tragitto, ogni 3 x 2 ci si ferma a puntualizzare qualsiasi cosa e va a finire che 10 m li percorriamo in 20 minuti. 
Siccome siamo appunto un gruppo, occupiamo per bene tutto il marciapiede e ogni tanto qualcuno un po' si lamenta. Che va beh ha pure ragione. Anche se l'anno scorso Peter Pan, a una di queste "qualcuno" , ha tirato una sclerata che di rimbalzo, mi ha fonato i capelli.
Questa mattina pioveva e si parlava di ombrelli. 
Io ho il mio ravatto carpisa perchè non sono fashion e questo a Peter Pan non va mica tanto giù. 
Così mi sono attardata a spiegarle i vantaggi di non preoccuparsi che qualcuno potesse fregarmelo.
Una volta giunte al bar, abbiamo mollato gli ombrelli fuori.
Siamo entrate, ci siamo accomodate e abbiamo iniziato a parlare di: scuola, figli, Christian Grey e tasse.
Poi ci siamo alzate, abbiamo pagato e siamo uscite.
E' stato allora che è scoppiata la tragedia: qualcuno ha inavvertitamente arraffato l'ombrello di Peter Pan e  a lei, dopo aver messo a soqquadro il portaombrelli, è partito l'embolo. 

DOV'E' IL MIO OMBRELLO????????
CHI ME LO HA PRESO???????

No aspetta guardiamo bene...

GUARDIAMO BENE UN XXXXX NON C'E'!!! 
ERA BLU ERA BELLO E ME LO HANNO XXXXXX 'STI XXXXXXX!!! 
MA IO LO RICONOSCO SE LO VEDO IN GIRO!!!

Magari lo hanno confuso, dai calmati che ci stanno guardando tutti...

E IO ORA COME FACCIO? 
EH? 
IO ME NE PRENDO UNO!

No aspetta... beh prendi questo che è blu, magari chiediamo dentro al bar se è di qualcuno...

EH NO! 
QUESTO MI FA SCHIFO!!! 
IO PRENDO QUEST'ALTRO!!!

!?!

E così ha fatto! Si è presa un ombrello e si è incamminata continuando a sclerare. 
Però prima ha detto al barista che nel caso qualcuno avesse cercato quell'ombrello di dire pure che lo aveva preso lei (?!?)
Mentre io mi immaginavo scenari catastrofici con omicidi splatter, l'ombrello azzurro è saltato fuori: una signora lo aveva preso per sbaglio. 
Ovviamente l'ombrello che aveva preso in prestito Peter Pan non era della signora che però lo ha ugualmente riportato al bar per poi cercare il suo (Santa donna!!!)

Un bacio a tutte!!!

Ps: se vedete questo ombrello...

NON TOCCATELO!!!

mercoledì 23 ottobre 2013

Hugh Grant

Sono stata un po' assente dal mio blog lo so. 
Perdono.
Comunque devo assolutamente mettervi al corrente di come vanno le lezioni di Basket del Grande.
Il Grande fa basket non per sua scelta, ma per esclusione. Nel senso che non voleva fare nulla e sono dovuta intervenire io. 
Quando ho comunicato ad Omino Penz che mio figlio avrebbe frequentato lo stesso corso di suo figlio, ci siamo fatte un po' di ole tramite whatsapp. 
Nello specifico, sono stata messa al corrente delle doti dell'allenatore. 
Aspettate, detta così sembra 'na cosa un po' scabrosa. 
Nononono, qui si parlava di bravura, pazienza e di un'assomiglianza a Hugh Grant.

Sì insomma questo Hugh Grant!


Ora. 
A dir la verità Hugh Grant non è che mi abbia mai fatto impazzire però, dopo un anno passato con la cavalla di roller, ho pensato che era arrivato il momento di fare incacchiare Consorte. 
Non so se mi spiego: 'na specie di legge del Contrappasso senza "contrappassare".
Partendo dal fatto che avrei preferito che il tizio assomigliasse a qualcuno di questi...

Partiamo con due italiani:

Consorte si sarebbe incavolato...

Se fosse assomigliato a lui ancora di più...

E ora passiamo agli stranieri:

Brad è Brad
Beh...

Un allenatore di colore?

Oh anche così si sarebbe arrabbiato...

Tipo rude, forse un po' troppo per allenare dei bambini!!!
...ho deciso comunque di non fare la schizzinosa e ho studiato un piano di vendetta dandogli anche un nome in codice "Sonosullarivadelfiumeescorgouncadavere".
L'occasione per metterlo in atto, mi è arrivata intorno a mercoledì, quando mi sono vista arrivare un sms in cui mi si comunicava che sabato ci sarebbe stato un mini torneo. Di basket, ovvio.
Beh, noi sabato mattina eravamo lì tutti e cinque. 
Dovevo consegnare il certificato medico del Grande, così ho attraversato la palestra e sono andata incontro a un mucchietto di allenatori, arbitri e cippe lippe.
Una volta trovata in mezzo a quella cozzaglia, mi sono presentata e ho chiesto dell'allenatore di mio figlio.

"Ah sì! Ciao sono io, piacere X"


...
...
...
!!!
COME PIACERE SEI TU?????
MA DOV'E' HUGH GRANT????????
TIRATE FUORI HUGH GRANT!!!

Sono tornata verso Consorte mogia mogia e per tutte le partite (quante erano? Una valangata!!!), quando mi cadeva l'occhio su di lui, mi veniva il nervoso. 
Quando urlava mi sembrava Spongebob!!!

NUN SE FA COSI' NON E' MICA GIUSTO, 
NUN SE PO' PARAGONA' 'NA ZAZZERA A HUGH GRANT, 
NUN SE PO'. 
CHE POI MI VANNO TUTTI I PIANI ALLA MALORA!!!

lunedì 7 ottobre 2013

Fiera di essere come sono


Il tempo è cambiato, i profumi nell'aria sono cambiati.
Io no. Io sono sempre la stessa.
Mi sembra che non ci sia mai stata l'estate, che tutto sia sempre stato così. 
Strano eh?
Eppure!
Allora... eravamo rimaste che avevo iscritto la Mezzana a ginnastica artistica, giusto?
Era da anni che voleva iscriversi: l'anno scorso non è stato possibile perché ho litigato con l'insegnante.
Quest'anno ho deciso di passare sopra al mio orgoglio solo per mia figlia e l'ho iscritta.
Qualche giorno dopo ho avuto questo breve scambio di battute con Consorte che ha rischiato di provare un vero gancio sul suo bel faccione.
Pronte?
In rosa sono io è in blu è lui:
- Ho iscritto la Mezzana a ginnastica artistica, 2 volte alla settimana.
- Però solo un paio di anni perché non mi piace il fisico delle ginnaste!
- Io ho fatto ginnastica artistica!!!!!!!!
- Infatti, vedi che hai poco seno?


!!!!!!!!!!!!
Brutto pezz di @#!$£*#censura@&€#*!!!!!

Allora, nella mia vita ho praticato: ginnastica artistica, nuoto, pallavolo, atletica. Ero sempre in bicicletta e molte volte ho giocato anche a calcio.
Dunque, tutti questi sport sono severamente vietati per chi vuole avere le poppe? 

Istinto omicida all'ennesima potenza!

Che poi mi sono rotta le balle ed è ora di dirlo che a me, di essere tettona, non me ne frega un cacchio. 
Che ci rido su, mi prendo in giro, ma sono sempre stata così, io sono così e rimango così. 
Perché mi piaccio. 
Sì lo dico: mi piaccio così.
Stasera lo meno! Pure se sono passati un paio di giorni che con me non bisogna mai abbassare la guardia.


Cambiando discorso, il Grande voleva fare judo, ma è troppo lontano e, anche se avessi trovato il modo di portarcelo, gli orari erano impossibili. 
Atletica poteva andare, ma alla lunga è uno sport noioso. 
Pallavolo? "Divertente ma troppe femmine"...
Quindi quest'anno basket.
Sperem vah!

E niente discussioni che non sono in vena!!!

martedì 1 ottobre 2013

Caricamento di Eu in corso ... ... ... ... caricamento non riuscito.

Io 
Ed eccoci all'agognato 1º ottobre. 
Agognato per me, intendo.
Ad ottobre il mio cervello archivia definitivamente l'estate e capisce che deve andare oltre (!?!)
Per intenderci: oggi dovevo fare tre telefonate e le ho fatte. Quindi la memoria ha ripreso a funzionare. Quella a breve termine intendo.  
Cosa più importante... 
...Rullo di tamburi, prego.... 
TUM TUM TUM TTTTTUTUUUUUMMMMMM!!!!!

...la vostra Eu, dopo 4 mesi di zazzera allo sbaraglio con effetti devastanti sul colore ormai simile ad un giubbotto da salvataggio sbiadito, ha finalmente fissato l'appuntamento dalla parrucchiera!!! 
Ora già so che mi prenderò un cazziatone perché durante l'estate non ho messo l'olio, il protettivo per le punte, il protettivo per il colore e bla bla bla. 
Il fatto è che io sono sempre stata una da manutenzione minima: tutte 'ste creme, oli o cippe lippe, mi stressano e costano pure un occhio. 
Poi la mia parrucchiera continuerà il suo sclero per la maxi dose di tinta che dovrà applicare per riportarmi al castano. 
E per il taglio? No per quello di solito si va tranquille. Di solito.
Per la mia persona dovrei sbrigare un altro paio di cosette, tipo il controlluccio della glicemia... così, tanto per fare qualcosa che avrei dovuto fare qualche mese fa. 
Potrei anche approfittare del fatto che siccome sono raffreddata e non sento sapori, ho praticamente smesso di mangiare schifezze. Sì, insomma, sarebbe proprio il momento giusto per il controllo della glicemia!
Il mio umore invece è sempre pessimo.
Forse ha ragione Consorte quando dice che dovrei praticare dello sport come valvola di sfogo, ma alla sera mi piace starmene in casa. E poi sfogo da che cosa?
Giovedì inizierà il Catechismo del Grande: alle 17.00. 
Oh ma guarda! Alla stessa ora in cui devo portare la Mezzana a ginnastica artistica! 
Beh però il Grande finisce alle 18.00. 
Oh ma guarda! Anche la Mezzana finisce alle 18.00!

COMPLIMENTI AL GIOVEDÌ, CHE ANCHE PER QUEST'ANNO SI AGGIUDICA...
 (nella categoria: collezione autunno/inverno)
...IL PREMIO DEL GIORNO PIÙ SCHIFOSO 
DELLA SETTIMANA!

Niente roller però ;-)
Non vi fate trarre in inganno da questo post sconclusionato senza ne' capo ne' coda, non è indice della mia confusione mentale. 
In realtà è molto peggio. 
La mia confusione mentale intendo.

Baciotti a tutte!!!

lunedì 30 settembre 2013

Occhio!!!


Ragazze mie, se non mi do una regolata e non comincio ad organizzarmi per bene, è normale che sia in una confusione tale da fare le cose a casaccio.
A casaccio per metà. 
L'altra metà me la dimentico.
La cosa che mi tira un po' su di morale è che sembra che il morbo dell'esaurimento si sia impadronito di metà quartiere. 
Cioè, non sono solo io in preda a strane crisi di "ohmammamiacosahodimenticatodifareoggi"... per fortuna (mia) sembra che sia una cosa piuttosto diffusa.
Che poi mi parlano e mi rendo conto che non ascolto (anche se vorrei ascoltare), o mi perdo nei meandri della mente nel vuoto più totale. 
Quando mi chiedono: "A che pensi?" 
Ed io rispondo: "A nulla" 
E' vero!!! 
Li chiamo black out. 
Il vuoto più assoluto.
Poi sono parecchio nervosa, non ho pazienza e do fuori di matto.
Quando me lo fanno notare è pure peggio.
Do la colpa a settembre che è un mese un po' così. 
Un po' di transizione. 
Ma oggi è l'ultimo giorno, quindi domani avrò tutto sotto controllo!!! (Seeeeeeee!!!)
Meno male che ho le mie amiche che con discorsi, a volte al limite della decenza, mi tirano su di morale. 
Oggi si parlava della sottile differenza che passa tra un trombista e un trombettista
Beh, detta così!
Aspettate che mi spiego meglio:
Uno dei Consorti del nostro gruppetto, suona lo strumento in questione e, Peter Pan, in un impeto di meraviglia, ha sparato la sua: 
"Ah dunque è un trombista!!!" 
Voi non potete immaginare quale sia stata la mia reazione, ma sappiate che il caffè, se non fossi stata otturata dal raffreddore, mi sarebbe uscito dal naso e non dagli occhi.
In più sono andata indietro con la sedia rischiando un rovesciamento degno dei migliori filmati di Paperissima. 
Che poi quando ci si addentra in certi discorsi, è un continuo peggiorare... proprio non so come si sia finite a parlare di depilazione maschile, ma credo che i nostri mariti, stamattina, avessero un concerto di fiati nelle orecchie.
Poi ho salutato tutte e mi sono diretta, per ovvie ragioni, verso il bar di Mario dove ho trovato lui e Consorte in preda al mal di testa del lunedì mattina.
Ovviamente non ho avuto pietà della cosa e ho chiacchierato un po'.
Mentre sorseggiavo il caffè, mi sono girata e ho notato che, sedute al tavolino, c'era un gruppo di donne over 60 che conosco e le ho salutate.
Una di loro per tutta risposta mi ha sorriso, poi ha aperto la bocca, ha tirato fuori la lingua con sopra un bulbo oculare,... ma te guarda... 
Ho ripreso a sorseggiare il mio caffè e...
....ho realizzato....
UNA HA LA BOCCA APERTA CON UN OCCHIO SULLA LINGUAAAAA???????????
No, no, no... non ci siamo mica.
Decisamente il quartiere deve essere oggetto di qualche esperimento di ipnosi di massa. 
Oppure certe cose mica si spiegano.

Buona settimana a tutte!!!!!!!!!!

giovedì 26 settembre 2013

Peter Pan e Daimon


Sì lo so, è da tanto che non scrivo. Sono stata bacchettata anche da mio papà!!!
Ma non ero molto dell'umore, così ho preferito lasciare andare... in fin dei conti questo dovrebbe essere un blog ironico!
Comunque ora sono tornata, non che me ne fossi mai andata eh? Ma voglio riprendere a scrivere quotidianamente, anche perché, è vero che non sono più al Bingo Bongo, ma anche qui mi viene fornito tanto di quel materiale che non potete immaginare.
Il mio giro di amicizie è composto da mamme che si dimenticano di essere tali nel momento stesso in cui si entra nel bar alla mattina. 
Tra tutte, due si contraddistinguono per la loro, ehm, vivacità: Peter Pan e Alice, che finalmente, dopo 4 anni, ho avuto la soddisfazione di gustarmele in contemporanea. 
Vi ho già parlato di tutte e due in passato, ma ora mi preme di raccontarvi di Peter Pan con cui ho una frequentazione assidua.
Peter Pan è particolare. 
E' simpatica, non ha peli sulla lingua e ha il gusto del bello. 
Cioè, se sei un cesso, non puoi essere sua amica. 
Il soprannome se l'è dato da sola, perché dice di soffrire della sindrome di Peter Pan.
Lei ama l'abbigliamento giovanile: jeans variopinti e scarpe comode. E' sempre in movimento, ha una voce che la riconosci a 200 m di distanza ed è uno spasso. 
Ieri siamo state alla prova di pallavolo (Sport che il Grande mi ha già detto che non vuole praticare perché: "E' troppo pieno di femmine").
In palestra c'era presente un gruppo un po' nutrito di noi mamme della 4°C: ovviamente io, Omino Penz, la Supermegarappresentantediclasse, e altre degne di nota che se vogliono possono scegliersi un bel soprannome per comparire nei miei post.
Sta di fatto che l'allenatore, il clone di Daimon di Mila e Shiro, sclerava parecchio e commentava le "schiappezze" (termine coniato da me medesima per l'occasione, si tratta della fusione dei due termini : schiappe e prodezze) dei nostri pargoli in modo che io, più di una volta, mi sarei alzata per apparecchiargli le mie mani in faccia. 
Peter Pan no. 
Peter Pan tifa. 
Tifa sempre. 
E lo fa in maniera colorita. 
Dispensa consigli e trova giustificazioni nel caso la squadra di dove sua figlia e il mio perdano. 
Perdano tipo tre volte di fila.
Nello specifico, Daimon aveva diviso i bimbi in due gruppi, gli aveva messo davanti due mega materassini che dovevano spostare saltandoci sopra a turno. 
La squadra che faceva arrivare prima il materassino sotto rete, vinceva.
I nostri hanno perso. 
Tre volte.
Secondo Peter Pan perché:
  • La squadra era composta da bambini troppo magri che saltandoci sopra mica potevano spostarlo.
  • La squadra era composta per lo più di bambine che praticano la ginnastica artistica e, a ginnastica artistica, insegnano a non spostare i materassini.
  • Il materassino era truccato e scivolava di meno di quello della squadra avversaria.
Quest'ultima tesi si è rivelata sbagliata perché c'è stato un cambio di tappetini e abbiamo perso uguale.
Io ero molto più tranquilla, ma sono rimasta nella convinzione che se ci fossi saltata sopra io, sarei arrivata in fondo alla palestra. Ma che io sia un po' megalomane lo so, ed è una cosa su cui sto lavorando da quando mi sono accorta di esserlo, tipo 39 anni fa.
Comunque sia, quest'anno sembra che il Grande voglia praticare atletica, la Mezzana la iscriverò oggi a ginnastica artistica e la Piccolina farà corsa con me, durante tutta la settimana, ad accompagnare i fratelli a destra e a sinistra.
L'inverno che mi si prospetta mi terrorizza, ma sono convinta che una volta dentro, riuscirò a gestire il tutto. Come d'altronde fate tutte voi.

Un Bacione!!!


mercoledì 18 settembre 2013

Zanzaricidi con metodi alternativi


Avete presente di notte quando tutti i figli dormono (tranne quella che si trova nel bel mezzo del lettone) e vi trovate nel buio più assoluto, fatta eccezione della televisione ad un volume bassissimo (tanto da farvi dubitare di aver bisogno di un amplifon...)? 
Avete presente quando vedete passare proprio davanti al monitor della televisione una mini-molesta-presenza-ronzante-succhia sangue a tradimento?
Beh, è quello che è successo ieri sera.
Dovete sapere che tra me e Consorte c'è un tacito accordo: 

Non importa che ore siano, quando si rilevano presenze moleste (di ogni genere) è permesso accendere la luce, intraprendere battute di caccia e sterminare senza pietà l'essere in questione.

Anche con un po' di competizione che non guasta mai.
Solitamente io sono di una velocità e di una ferocia inaudite e colleziono trofei sul muro che poi alla mattina mi tocca strofinare via.
Ieri sera invece le cose sono andate diversamente.
Cioè:
  1. Avvistamento 
  2. Accensione luce
  3. Caccia
  4. Individuamento della vitt..... anzi no le vittime sono due... 
...eeeeeeee......
!!!

Consorte dopo mesi e mesi di allenamento di boxe, ha sferrato un dritto che manco Mike Tyson nei tempi migliori! 
E a momenti mi sfondava l'armadio!!! 
L'ho guardato stupita e lui mi ha detto:

"Sai, ho immaginato di avere davanti il nemico e ho colpito ruotando l'anca!"
!?!

No no no. Meglio non farsi domande. 
Beh. 
Zanzare caput.


lunedì 16 settembre 2013

9 anni!!!


Oggi è il compleanno del Grande: 
9 anni di bimbo!!!
Auguri al mio maschietto!!!

Non starò ad annoiarvi con la storia del parto, ma sappiate che ieri sera, prima di andare a letto, ero in vena di coccole. 
Tra una carezza e un bacio al mio ometto, che solo da me si fa dare gratuitamente senza pretendere un euro  in cambio, (sì mio figlio in genere non si fa dare baci gratis) gli ho detto: "Amore mio, sapessi che fatica ho fatto per farti uscire dalla pancia".....
Beh, sapete che mi ha risposto?

"Lo credo! 
Se penso da dove sono uscito!!! 
Ahi Ahi Ahi"
(Il tutto condito da un'espressione di estrema sofferenza)

......... 
!!!!!!!!!

Mi sa che qui, chi vive nel paese delle favole fatto di: cicogne, cavoli e api che impollinano, sia solo io!
È ovvio che abbia smesso di credere di essere uscito dall'ombelico, ma 'sta "fuga di notizie" rischia di farmi venire un infarto! 
Perché ho una certa età e certe "informazioni" mica me le si possono dare così a bruciapelo.
La mia coscienza, che mi parla con la voce di mia nonna (non fatemi domande su 'sta cosa), dice che dovrei indagare sulle sue attuali conoscenze in materia "riproduzione"... ma mi sa che delegherò colui che aveva, a suo tempo, sparato la cacchiata del parto ombelichifero.  Cioè il papà.
Che se la smazzi lui, in quanto maschio, questa, ehm, "patata" bollente!!!!

Ancora auguri al mio cucciolo!!!!!
E una buona settimana a tutte voi!