venerdì 18 gennaio 2013

Un tranquillo giovedì

Questa ero io ieri pomeriggio:


Cos'è successo?
Procediamo per gradi.
Io divido le giornate - approssimativamente - come si fa con le squadre di calcio... però in negativo.
Quindi ho una serie A, ho una serie B e una serie C. 
Beh dopo ieri, sono felice di comunicarvi che il martedì - giornata di roller - è retrocesso in serie B e, al suo posto nell'ambitissima serie A, si è piazzato il giovedì: La giornata del Catechismo del Grande!
Nun ce la posso fa'... ma quanti giovedì ci sono prima di arrivare a giugno??? 
Tanti, troppi per una povera mamma di tre iene!!!
Che poi la cosa va studiata nei minimi particolari, l'improvvisazione la lasciamo ai principianti. 
Serve un piano.
Io ed Omino Penz ci dobbiamo lavorare.
Come linea di massima potrebbe andare bene NON FARE quello che abbiamo fatto ieri, perchè errare humanum est,  perseverare è una ca22ata!

Quindi, su per giù, circa meno quasi, basterà:

  1. Non recarsi direttamente in parrocchia dopo essere usciti da scuola (che gli zanini sono ingombranti e innervosiscono)
  2. Passare prima da Mario per un caffè perchè quello del posto va bene per purgarsi
  3. Munirsi di pazienza durante il tragitto perchè i bambini, in quanto tali, hanno voglia di correre ed urlare
  4. Accettare il fatto che il Creatore ti abbia munito solo di due gambe e due braccia e non è colpa tua se hai qualche difficoltà a portare un passeggino e, oltre alla tua borsa, 3 zaini. 
  5. Ricordarsi che i Don sono tanto carini perchè per un'ora (la durata della lezione di Catechismo) mettono a disposizione a noi mamme, con annessi e connessi, un mega salone... ma che non è obbligatorio usufruirne... NON E' OBBLIGATORIO... RIPETO: NON E' OBBLIGATORIO!!!
  6. Non perdere la bussola quando tuo figlio, davanti agli amichetti, risponde a una tua VELATA e innocente minaccina con un: "Sì sì tanto non lo fai mai" (Grrrrrrrrrrrrrrrrrrr)
  7. Anche solo pensare di usare i bastoncini per fare le torte a due piani come cerbottane non è una cosa buona!
Racconto nel racconto:

Il salone in questione è dotato di tavolini da ping pong e calcetti Balilla...
...Calcetti Balilla...
Quale migliore occasione per sfogare la propria energia negativa???

Fu così che quattro mamme della 3°C si diressero con istinto battagliero verso uno dei calcetti in questione...


Le squadre: Io ed Omino Penz contro la nostra mitica Rappresentante e Peter Pan. 
La nostra Rappresentante è una campionessa di fama internazionale: è l'Attila dei calcetti Balilla. 
Peter Pan invece, ha subito messo in chiaro le sue intenzioni senza parafrasare: 
"Eu, vieni vieni che ora ti faccio un cxxx così!!!"
L'incontro è stato appassionante e man mano che la partita procedeva, le quattro mamme subivano delle trasformazioni passando dallo stato solido allo stato liquido e da personcine educate a scaricatrici di porto... a tratti dimenticandosi di trovarsi in un luogo non consono a certe manifestazioni.
Lo stesso biliardino è stato più volte malmenato, sollevato e insultato.
I gol venivano celebrati in un modo tutt'altro che composto e, man mano si procedeva, le protagoniste dell'incontro, per agevolare la buona riuscita delle azioni, si sbarazzavano di tutti gli oggetti e abiti superflui.
La partita è terminata con io e Omino Penz vincitrici ma... abbiamo vinto solo una battaglia, non la guerra!!!
Buon week end a tutte!!!

giovedì 17 gennaio 2013

WhatsApp per tutti

Stanotte la Piccina non aveva mica voglia di dormire!
Da qui una scoperta scientifica:
Una 38enne ha dei tempi di ripresa molto più lenti di una 3enne.  
Mentre stamattina mi davo da fare per coprire le borse sotto gli occhi con correttore e fondotinta, ho comunicato alla figliolanza la mia intenzione di compiere nei loro confronti un atto di estrema generosità:
"Bambini oggi gli zaini ve li porto io che ho degli ampi borsoni dove riporli"
Intanto la Piccola vampiretta saltava come un grillo cantando il pulcino Pio.
Ho vestito la Mezzana in trance infilandole i jeans, calze e scarpe senza levarle il pigiama...
"Ma maaaaaammaaaaaaaa!!!!!!!"
Poi ho inanellato 125 starnuti di fila, mi sono soffiata il naso e ho riposto quello che una volta era un fazzoletto di carta, nella tasca posteriore dei miei jeans:
"Poi quando passo dalla cucina lo butto"
L'ho buttato?
Ma và, sono uscita di casa con una roba umidiccia che mi usciva dalla tasca dei pantaloni e a morì se qualcuno mi avesse detto qualcosa!!!
Passando davanti ad una vetrina (perché ho il vizio di specchiarmi) ho inchiodato e ho realizzato il motivo per cui il nonno vigile mi guardava il sedere!!!
E vabbè ho fatto di peggio, come quella volta che sono andata a scuola con un reggiseno agganciato allo zaino.
Al bar, quando sono entrata, i proprietari ridacchiavano.
Mi guardavano e ridacchiavano.
Ridacchiavano con uno smartphone in mano.
Il mio primo pensiero - da cui trapelava un filo di presunzione misto a un certo scazzamento -  è stato:
"Ops hanno scoperto il blog???"
- Eu ihihihihih..... Aspetta aspetta che ti facciamo vedere una cosa!!!!
- !?!
Mi porgono il telefonino e vedo la mia facciona in bella mostra tra la loro rubrica di WhatsApp.
Miiiiii che prodigio della tecnologia!!!



Buona giornata a tutte!!!

mercoledì 16 gennaio 2013

Alt


Ieri ero simpatica come una zecca infetta e pioveva.
Ieri ero simpatica come una zecca infetta perché pioveva a dirotto.
La pioggia mi innervosisce, soprattutto quando mi ritrovo sotto il diluvio universale esattamente alle 16.30: orario di uscita di scuola della Mezzana e del Grande. Allora me lo fate apposta! 
Con me ovviamente c'era la Piccina incacchiata nera incelofanata nel passeggino.
In mezzo al fango.
Senza ombrello.
Perché nel mio caso, un ombrello può diventare un'arma da usare contro chi si accalca davanti all'uscita (pure se la classe di suo figlio esce per ultima), allora, onde evitare di avere degli scatti omicidi improvvisi (del tipo infilare l'ombrello chiuso in bocca alla vittima designata per poi aprirlo giusto per vedere l'effetto che fa) non lo porto.
Mi viene il sospetto che ci sia gente che si piazza lì davanti per il semplice gusto di rompere le palle agli altri... ma è solo un sospetto.
Aggiungete poi il fatto che ho portato i miei pargoletti a roller sotto una pioggia torrenziale e che al ritorno ho dovuto insegnare una poesia sul Natale alla Mezzana.
A questo proposito ringrazio sentitamente l'insegnante di religione che, se ho capito bene l'andazzo, sicuramente per le vacanze estive ci darà da studiare un poema sulla Pasqua! Non c'è un poema? Però c'è una poesia carina di Gianni Rodari. Gianni Rodari ha scritto poesie per ogni cosa... anche sul Natale
Mi piace Gianni Rodari, ma ieri l'ho odiato.
Comunque stamattina ho il dente avvelenato e ho voglia di starmene un po' per conto mio.
Perché quando ho le scatole girate, bisogna che mi fermi e che il mondo giri un po' senza di me... Che tanto siamo in tanti su questa terra, nessuno si accorgerà se mollo un po' la presa.
Tirate voi anche per me.
Non ho mica capito perché bisogna sempre remare controcorrente, ogni tanto è bello anche lasciarsi trascinare.
...O addirittura fermarsi e gustarsi il presente, perché la vita va sempre avanti già da sè, perché dobbiamo andare oltre?
Correre, correre, correre.
Oggi non voglio.
Oggi voglio fermarmi.
Salto un giro, gente.
Domani si vedrà.

"Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e fugge via."


martedì 15 gennaio 2013

Che dura la vita da topino del dentino!


Il mio Grande - ieri alla mensa scolastica - ha perso un dentino tra le carote, poi tempestivamente ritrovato perchè:
"Mamma le carote fanno aumentare la vista e io le stavo mangiando"
Ovviamente, siccome si tratta di un oggetto estremamente prezioso, il mio pargolo maggiore ha deciso di custodirlo gelosamente dentro l'astuccio:
"Cacchio è 'sto cosino bianco qui in mezzo? Un dente!?!"
Per poi riporlo nella mensolina accanto al suo letto:
"Che magari riesco a comprarmi quel lego che mi piace tanto"
(Per niente costosuccio eh? 109 euro!!! Alla malora topino, devi essere ricco sfondato).
Sulla scrivania, accanto al suo salvadanaio rotto, stazionano montagnette di monetine da un euro:
"Perchè così vede quanti soldi mi mancano, mica voglio che me li dia tutti lui"......
"Eh già!!!"
Ho tremato mentalmente e, da pazza furiosa, mi sono rivolta alla bestiolina immaginaria:
"Topino caro, dimmi, ce la facciamo questa volta a non fare casini?"
Perché dovete sapere che l'ultima volta, nelle vesti di Minnie, mi sono addormentata e alla mattina, dopo un urlo disperato del mio bambino, presa dal panico, ho pescato - a caso - dal portafoglio 20 euro per poi eseguire un gioco di prestigio di rapida sostituzione dente-banconota!... (Un giorno spiegherò al Grande che le mie lacrime non erano di felicità :-D)... per poi mettere in piedi la scenetta dal titolo: "Oh-deve-essere-passato-ora-guardiamo-che-magari-riusciamo-a-vederlo"
...
Ieri notte mi sono alzata di scatto, ho aperto il mio portafoglio e..
...'Azz 10 euro???
E no eh!
Che fare???
Trovato!!!
 
Mi sono diretta in cameretta in veste di topino d'appartamento, ho cambiato i miei soldi pescandoli dal suo mucchietto e poi, trasformandomi in topino del dentino, gli ho mollato 5 euro...... (Naturalmente dopo aver mentalmente sfoderato il mio intero repertorio di parolacce perché al buio sono in grado di riconoscere i soldi ma ho qualche difficoltà con i denti!!!)
E stamattina, l'ingrato, manco si ricordava di aver perso un dentino!!!
Ah ma verrà il giorno che personaggi come Babbo Natale, Befana, Topino e Fatine varie, smetteranno di prendersi i meriti delle fatiche di noi genitori!!!

lunedì 14 gennaio 2013

Ci sono sempre stati...


È stato un week end talmente tremendo che sono "quasi" contenta sia lunedì.

Sabato è stato un delirio tra compleanni e compere per i bambini... e la domenica? Mal di pancia generale con vomitino della Mezzana condito da una buona dose di compiti e malumori... 
...sfociati in un mio mal di testa da competizione.
Stamattina "forse" tutto è ripreso a girare e la mia amica "Peter Pan" è riuscita anche a farmi ridere di gusto mettendomi al corrente degli ultimi risvolti amorosi della classe del Grande. 
C'è stato anche un intermezzo carino offerto dal barista: un volo d'angelo teminato in planata con  le relative tazzine in frantumi, di cui un pezzo è finito nella mia borsa!
Il mio Grande ha 8 anni e delle "femmine" non gliene frega niente anzi, dice che rompono... e come dargli torto con le due sorelle che si ritrova!!! 
Io invece ero alle prese con la mia prima cotta già a 6 anni. 
Inizialmente mi piaceva un bambino che baciava tutte e poi un mio compagno di classe che era talmente brutto che sembrava un criceto. 
Non è che abbia mai avuto una passione per i criceti, ma lui mi piaceva proprio... tranne quando lo immaginavo seduto su un wc a espletare i suoi bisogni fisiologici come fa qualsiasi essere umano, in quel caso mi passava tutto l'amore. 
Lui con me ci giocava perchè: "Non sei mica una vera femmina" e poi si è fidanzato con una specie di boss in gonnella: il mio incubo della prima elementare. 
Questa graziosa bambina bionda e con gli occhi azzurri, in realtà era cattivissima e mi aveva presa di mira. Una volta è arrivata a minacciarmi con delle forbici perchè voleva la mia merenda, che io, in lacrime, le ho dato.
Con il passare degli anni ho avuto modo di  fargliele pagare tutte con gli interessi, e anche la vita non è stata buona con lei..... ma non sono un mostro, di questo me ne dispiace.
E comunque non ho fatto mai mistero del fatto che per me gli anni delle elementari sono stati i più brutti della mia vita: non avendo mai frequentato l'asilo ed essendo cresciuta fino ad allora in una bolla circondata e protetta da persone che volevano solo il mio bene, per me è stato un vero e proprio dramma. 
Vivevo in un quartiere difficile e ho dovuto, mio malgrado, cambiare e imparare a tirare fuori le unghie, già in prima elementare.
Con gli anni mi sono indurita ma non sono mai passata dalla parte dei "bulli" anzi, ho sempre difeso chi subiva. Alle superiori per difendere una mia compagna mi sono presa a botte e ho rischiato la sospensione.
Questo per dirvi che il bullismo c'è sempre stato, che bisogna avere sempre le antenne accese anche sul comportamento dei nostri bimbi. 
Perché i segnali li mandano eccome, sta a noi genitori accorgercene per permettergli di passare un'infanzia come è giusto che sia: spensierata. 
Un bambino sereno sarà in futuro una persona equilibrata, perchè ciò che impariamo da piccoli è quello che faremo da adulti.