Sabato sera sono uscita con Consorte.
Io e lui senza i bambini.
I bambini sono rimasti dalla nonna e si sono divertiti un sacco.
Però io...
...Oh anch'io eh?
Ma ora vi racconto.
Pioveva, anzi "piovere" non è il termine giusto: dal cielo cadevano bidonate di acqua.
Alle 19 e qualcosa avevamo appuntamento sotto casa di due nostri amici per andare a prendere un aperitivo in un locale di proprietà di un grande amico di Consorte.
Per mangiare avevamo prenotato da un'altra parte.
Noi alle 19 e qualcosa eravamo puntualissimi sotto casa loro.
Ma...
...Prima...
Prima il caos.
Abbiamo accompagnato i bambini dalla nonna, li abbiamo salutati e poi siamo saliti in macchina...
...No, prima di salire in macchina tutti e due è salito solo Consorte perché i parcheggi "a pettine" a volte sono così stretti che il passeggero deve rimanere giù.
Consorte è salito in macchina, ha acceso il motore e ha inserito la retromarcia.
Io pure ho inserito la retro, ma a piedi, sotto la pioggia, con l'ombrello in mano.
In quanto essere umano, il mio sedere è sprovvisto di sensori e del panettone di cemento piazzato là, ne ho dimenticato l'esistenza.
Così l'ho preso in pieno, l'ho scavalcato a gambe all'aria e mi sono schiantata con la schiena sull'asfalto.
Mi è andata bene eh?
Se avessi sbattuto la testa avrei corso il pericolo di diventare normale.
Brrrrr non fatemici pensare!!!
Morale della favola: Consorte non si è accorto di nulla.
Il fatto di aver trovato un graffio sulla portiera della macchina, ha catalizzato la sua attenzione.
Io mi sono alzata in fretta ridendo come una scema, perchè mentre mi schiantavo a terra ho visto le mie gambe in aria e l'ho trovata una cosa buffissima.
Poi mi sono preoccupata che nessuno mi avesse visto, ma ho notato una ragazza che mi fissava... non ha riso eh?
Che brava, io al suo posto sarei morta dal ridere: ho sghignazzato per essere caduta io stessa, immaginatevi se avessi visto qualcun altro nella mia stessa situazione.
Una volta salita in auto però ho cominciato a sentire male di brutto.
Consorte mi ha detto: "Ti sta bene perché hai sempre la testa tra le nuvole" e la cosa mi ha fatto incaxxare parecchio.
E tutto sto ambaradan ha influito sulla parte del mio cervello adibita alle pubbliche relazioni perché poi, per il resto della serata, non ho brillato nella conversazione.
Il locale dell'amico di Consorte è senza dubbio molto carino ma con la pecca che non esistono aperitivi analcolici.
Così mi sono dovuta bere uno Spritz.
E non l'ho neanche finito perché a me l'alcol fa un brutto effetto, lo so che mi fa diventare parecchio strxxxx.
Mentre ci mostrava il locale, mi sono accorta di non avere il telefonino in borsa e sono piombata nel panico più totale.
Non sentivo neanche quello che dicevano gli altri, pensavo solo a tutti i miei numeri di telefono, alle mie foto... c'è la mia vita all'interno dell'iphone.
L'avevo perso durante la caduta perchè ho il vizio di non chiudere la borsa.
Un nervoso allucinante con Consorte che mi diceva: "Ti sta bene perché hai sempre la testa tra le nuvole"
Per fortuna il telefono è stato ritrovato (grazie a mio cognato e all'onestà della ragazza che lo ha restituito).
Così mi sono rilassata fino a che, frugando nella borsa, mi sono accorta di non avere le chiavi di casa.
Questa volta non ho detto nulla a Consorte perchè:
- Ero sicura al 90% di averle lasciate a casa
- Se mi avesse ancora detto: "Ti sta bene perché hai sempre la testa tra le nuvole" l'avrei ribaltato.
Comunque tutto ciò mi ha parecchio impensierita e sono stata un'asociale per tutta la serata.
Mi dispiace perchè la compagnia era piacevole.
Una volta tornati a casa mi sono posizionata di schiena davanti allo specchio e ho tirato su la maglietta. Sì mi sono fatta parecchio male. E mi fa ancora male.
Buona settimana a tutte!!!