Da Piccola trascorrevo il Natale a casa di mia nonna, a Genova.
Da quando lei è morta, non ho più messo piede in quella casa le cui mura pulsano di ricordi ancora vivi.
Spesso, erroneamente, vengo definita fredda.
Invece il mio "distacco" non è cinismo, è solo paura... la verità è che non riesco ad accettare che certe cose non torneranno mai più.
È anche una questione di "riservatezza", sapete?
Perché certe cose le tengo per me.
Certo, le posso ricordare... ma i ricordi non sempre sono lo specchio di ciò che si è passato veramente.
Non sempre.
Quei Natali tutti insieme erano caotici ma si respirava "amore" puro.
La nostra è sempre stata una famiglia "casinara", c'erano spesso dei confronti anche accesi, ma eravamo uniti. E sì, l'atmosfera che si respirava era proprio Natalizia.
L'amore arricchisce, fa crescere... fa star bene...
Fin da piccola, non ho mai creduto a Babbo Natale e non mi interessavano i regali (forse perchè ne ricevevo un sacco?), mi bastava finire tra le braccia di mia nonna, assaporare i suoi culurgionis, i suoi arrosti, le sue pardulas...
Avrei dovuto imparare a farli, invece ho lasciato che tutto finisse con lei... con lei che se ne è andata proprio nei giorni di Natale di qualche anno fa.
Non ricordo nemmeno di preciso da quanto... perché io cancello le cose che mi fanno male.
E comunque sia, per me, sono ancora tutti lì che festeggiano... sono solo io che,
anche quest'anno, non ci sono potuta andare.