mercoledì 9 luglio 2014

Il lato meno bello...


Il Bingo Bongo è uno Stabilimento balneare. Il nome gliel'ho affibbiato io, in realtà si chiama in un altro modo.  
La clientela è più o meno sempre la stessa da oltre 40 anni. Quindi ci sono generazioni che si susseguono. Almeno 3. 
Tutti si conoscono dall'infanzia. Insomma, è un po' come una comunità. Io sono una specie di infiltrata in quanto moglie di Consorte. Ma, come avrete capito, ci sto da Dio.
Mi piace tutto di qui.
Quasi tutto.
In realtà c'è un aspetto che tollero a fatica. 
È il voler sapere. 
Non so se è così anche negli stabilimenti che frequentate voi, ma qui si predilige il pettegolezzo e la falsità. 
In poche parole tutti sorridono a tutti, tutti salutano tutti. Poi però pugnalano. 
E non di rado succede anche a me che qualcuno, conversando, magari del bar o del castello marcondirondirondello, mi dica, senza collegamento alcuno, di punto in bianco: 
"Sai che lui/lei che bla bla bla davvero sai? Me lo ha detto bla bla
...e io mi sconvolgo così tanto da voltarmi a guardare la persona in questione, con la voglia di correre da lui/lei per chiedere se è vero...
...Perché se fosse vero... 
...miiiii che gossip!!! 

Certo, ci rimarrei un po' male perché mi ero fatta, magari, un'idea diversa. 
E mio malgrado, sì, sarebbe difficile parlarci come se niente fosse, con una vocina in testa che mi chiede: "Ma se fosse vero? Chiediglielo, chiediglielo"
Ma chissà quale sarà la verità. 
Se ci sarà una verità. 
Ogni anno, tacitamente, si elegge l'elemento da analizzare. Ogni aspetto della sua vita viene minuziosamente ricostruito: dal primo vagito all'ultimo pasto. Con tanto di testimonianze e di processo per direttissima.
Il verdetto non è mai magnanime. 
Ahimè, mai.
L'unico particolare divertente è che l'elemento di turno non si accorge di essere stato scelto e continua a vivere indisturbato nel suo mondo, ignaro di essere finito sotto la gigantesca lente di ingrandimento del Bingo Bongo. 
L'unica arma di difesa è raccontare il meno possibile di se stessi. Lasciare che pensino ciò che vogliono. Perché ciò che importa veramente è stare bene..... il resto è gossip.


venerdì 20 giugno 2014

Il Re indiscusso

Mi chiedo perché.....
PERCHÉ.....
Perché questa smania di voler cambiare, innovare, scombinare equilibri che sono tali da secoli?
Perché cambiare ciò che contraddistingue il Bingo Bongo dal resto dell'universo?
Eh sì, sto parlando del nostro solito stabilimento balneare che anche oggi mi ha offerto uno spettacolo degno del nome che gli ho affibbiato.
I protagonisti,  ahimè, sono i soliti.
L'anno scorso lo scontro era con gli stabilimenti confinanti. 
Quest'anno la serpe cresce in seno.
In poche parole, o almeno spero perché qui la faccenda si fa sempre più complicata, il Bagnino Grande, è stato costretto a dimostrare chi comanda, cioè lui.
In questi giorni si vociferava che le cose fossero cambiate, io stessa ero parecchio delusa, ma mi sbagliavo.
Sto tergiversando?
Eh lo so diamine! Un po' di suspance! 
Basta. Arrivo al dunque.
Questa mattina il Bagnino Grande, mi è corso in soccorso proponendo una soluzione di rapida ri-educazione di bimbi disubbidienti. Ha chiamato il Grande, colpevole di avermi risposto male, gli ha indicato un paletto a riva ma tra le onde e gli ha detto che lui i bambini che rispondono male alle mamme, li lega là a bere acqua fino a che non diventano rispettosi.
E va beh, abbiamo riso tutti.
C'era un clima disteso: le solite quattro chiacchiere, il caffè.....
..... Ma poi.....
Poi tutto è cambiato.
L'ho capito quando lui, guardando l'uscita dello Stabilimento, ha posizionato le sue mani nei fianchi e ha iniziato a dondolare. 
Pochi secondi dopo, ci siamo visti entrare, in fila indiana, una processione di cuscini di colore "verde cacchetta di piccione" trasportati da figure oscure provenienti dal ristorante strettamente collegato "parentalmente" con tutto ciò che è Bingobonghiano.
Dapprima ha espresso le sue perplessità in maniera gentile, ma la gente in questione se ne è fregata e ha iniziato a posizionare 'sti cuscini nelle sedie "sega-chiappe" del bar, incuranti del mio eroe brontolante.
Per rendervi l'idea: avete presente quando da una caffettiera comincia ad uscire il caffè ed il gorgoglìo  che produce diventa sempre più forte fino a che il caffè non è uscito del tutto?
Ecco, così ha fatto il Bagnino Grande.
In men che non si dica, i cuscini sono stati rimossi e i responsabili cazziati.
Per quanta simpatia possa nutrire per i miei beneamini "innovatori", io sono estremamente imparziale e la ragione la do all'indiscusso Re del Bingo Bongo: colui che arriva dove gli altri non arrivano.
Ora. Non so se per merito suo o per la "pirlaggine" di chi pensava che posizionare dei cuscini su delle sedie nel bar di una spiaggia, fosse una splendida idea..... senza pensare che da lì a poco, si sarebbero trasformati in stracci putridi, visto che le persone che vi si siedono, spesso indossano dei costumi bagnati.

martedì 17 giugno 2014

La spillatrice fa tornare la Eu


Ciao a tutti!
Manco da un bel po' eh?
Lo so, lo so, mea culpa. È che questo inverno non ho avuto il tempo materiale di accendere il computer. È stato tutto un correre da una parte all'altra e.....
..... E basta!
Saltiamo tutti i "Perché ed i per come" e passiamo al sodo.


Il "sodo" in questione, è una spillatrice.
Dove ci troviamo?
Al Bingo Bongo.
Anzi, al Bar del Bingo Bongo.....
Anzi..... dentro al bar del Bingo Bongo.....
Anzi....... dietro il bancone del bar del Bingo Bongo.
Mega novità:
Da questa estate si inizierà a bere grazie al Mitico Angelo Poretti. Cioè il tizio che ha inventato la famosissima "Birra Poretti".  Arricchite pure la vostra cultura cliccando qui
(Da non confondere con la meno conosciuta "Birra Moretti").
In realtà avevo scattato delle foto, ma con l'iPad non riesco a piazzarle nel blog. Però se fate un salto in fb le vedete.
Sembra che questa birra sia stata appositamente studiata per la particolare tipologia dei clienti Bingobonghiani.
Quindi la spillatrice di cui stiamo "parlando" è la vera innovazione di quest'anno.....
Ma l'istallazione ha creato qualche disguido organizzativo che ha richiesto l'intervento del Bagnino Grande in persona. In realtà nessuno lo ha richiesto, se l'è richiesto da solo...... ma va beh, non è che dobbiamo stare a guardare sempre il pelo nell'uovo!!!
Cioè, vi spiego meglio, o almeno ci provo, perché la cosa è complessa e ancora non ho ancora capito bene chi comanda chi o cosa.......
... Dunque... la mia barista preferita il cui capo "dovrebbe" essere il nipote del Bagnino Grande, era stata informata dell'arrivo della, ehm, "Innovazione Trinchifera" ed era occupata a capire come funzionasse l'aggeggio..... (perché, diciamocelo, non è che avesse a disposizione un ottimo insegnante). Ad un certo punto è sbucato il Bagnino Grande che, abusando del suo potere "quasi" indiscusso, ha iniziato a pronunciare frasi sconnesse del tipo: "Io sono il capo dei capi", "Io sono lo zio cattivo" e "Ma mio nipote è informato della cosa?"
Quella povera ragazza della barista, ha cercato di rassicurarlo che sì, era tutto a posto. Ma lui ha chiamato in fretta e furia il Nipote che, (chissà, magari poteva essere a Timbuktu), è arrivato in 7 minuti netti.
Sedata la situazione, l'omino della spillatrice ha ricominciato a spiegarne il funzionamento. 
Il Nipote del Bagnino Grande ascoltava portandosi la mano sui baffi, giusto per darsi un tono. Ma credo non abbia capito un tubo.
Bene.
Ora non resta che provarla.
Comunque, se camminando in una passeggiata-mare, vi capitasse di sentire canti neo-melodici uscire da uno stabilimento, state passando davanti al Bingo Bongo.

Un bacione dalla vostra Eu!!!

(Scrivere un post usando l'iPad è un delirio)


giovedì 27 marzo 2014

Tu che conosci un sacco di gente...



Oggi, per una combinazione astrale a noi sfavorevole,  io e Peter (mia socia con cui condivido: classe del Grande, ginnastica artistica con la Mezzana, caffè mattutini, giri per il quartiere e sport vari) ci siamo prese il pullman per andare a "fusion" (= corso di ginnastica PUNITIVA)
Vabbeh, direte voi, che sarà mai un pullman?
La fate facile... sì sì facile, facile.
E invece no.
Appuntamento sotto casa mia alle 11 e 50 "Perché... " diceva Peter, "Mi sembra che il pullman passi alle 11. 55, ma per sicurezza è meglio vederci 5 minuti prima"
Io alle 11.45 ero già sotto casa mia e il pullman mi è passato sotto il naso.
Stavo per sclerare, ma ho visto una signora che conosco e così mi sono repressa di brutto.
La cosa deve avermi creato un corto circuito cerebrale, perchè mi sono convinta di essere scesa un'ora prima.
Così sono risalita in casa dandomi dell'imbecille.
Appena ho chiuso la porta alle mie spalle, mi ha citofonato Peter e sono ri-scesa ri-dandomi dell'imbecille.
"Guarda Eu, ne passerebbe uno alle 12.00 ma se lo abbiamo perso siamo nella xxxxx..."
Così ci siamo sedute ad aspettare sparando scemenze inverosimili su modi alternativi con cui raggiungere la palestra.
"Oh beh in ritardo no eh? Chiamiamo un taxi? In due è una xxxxxxx" oppure: "Eu! Tu che conosci un sacco di gente, guarda dentro le macchine che passano... magari qualcuno dei tuoi amici potrebbe darci un passaggio"
"Ma che dici!!! Ora mi metto a guardare dentro le macchine! Così mi scambiano per una maniaca!"
Alla fine il pullman è passato e noi siamo salite.
Era da 10 anni che non prendevo un pullman e ne sono cambiate di cose! Tanto per cominciare non capivo da che parte andasse timbrato il biglietto e, una volta che l'ho capito, ho cercato di infilarlo nell'obliteratrice sbagliata.
Poi ho visto un'altra macchinetta... Caruccia, sembrava una casella della posta... Ho studiato velocemente la faccenda e ce l'ho infilato dentro. Il biglietto intendo.
Meraviglie delle meraviglie!
Flooop!!!
" O.O!!! CHE È? M'HA CIULATO IL BIGLIETTO?!?"
Flooooop!!!
"Ah. Divertente"
Poi, felice, con il mio biglietto timbrato, sono andata a sedermi accanto a Peter. 
Un ragazzino mi ha guardato così sconvolto che mi è quasi venuta voglia di rassicurarlo: "Va tutto bene, ogni cosa ha una spiegazione logica, mi sono risvegliata nel 2014 dopo 10 anni di ibernazione"
Ad ogni fermata salivano delle persone che, secondo Peter, avrei dovuto conoscere: "Oh guarda! Lo conosci? La conosci? Li conosci?"
Tra una risata e l'altra, è arrivato il momento di scendere.
Ok. 
Si usa ancora prenotare la fermata...
Il pullman si ferma, una voce a tipo "Navigatore" comunica la via dove ci troviamo e vedo Peter schiacciare un pulsantino situato proprio sulle porte... (Apriti Sesamo).. e quelle si aprono!
"Oooooooh ma che figata!!!"
Una volta scese, però,  dovevamo capire come tornare indietro.
Prima che potessi fermarla, Peter si è lanciata dentro  un  altro pullman per chiedere informazioni all'unica passeggera-straniera-presente-che-non-capiva-un-tubo-di-italiano. Peccato che non si fosse accorta che il pullman stesse partendo... Appena ha realizzato la cosa, ha fatto un triplice salto mortale per scendere velocemente dal mezzo.
Lì sono quasi morta dalle risate.
- Peter potevi chiedere all'autista!
- Ma mica lo avevo visto! Mi sa che era un tappo!!!
- Ah beh sì, può essere, o può essere che sei ciecata!
- Mmmmmm... ora come facciamo a tornare indietro?
- Leggiamo qui!
- Fantastico! Ecco! Guarda! Questo passa alle 13 e 45! È perfetto!!! Solo che ha accanto un asterisco! Leggi sotto cos'è l'asterisco!!!
- Fammi vedere... Corsa soppressa. 
- O.O!!!   @*#¥@!!!
- Beh attraversiamo che lì c'è un'altra fermata, magari è quella giusta! Uh! Quanti orari che vedo scritti sul pannello!!!
- Andiamo a vedere!!!
...
- Ma non c'è scritto nulla!!! Eu sei ciecata di brutto!!! Ma non c'è nessuno a cui chiedere? Tu che conosci un sacco di gente, possibile che qui non conosci nessuno?!?
- Eh già. Non siamo mica nel nostro quartier....
- CIAO EU! CHE CI FAI QUI????

OH!!!



lunedì 24 febbraio 2014

Al you can eat


Venerdì sera sono uscita con le mamme della 4°C (la classe del Grande, per chi non lo sapesse).
Siamo molto unite, forse perché negli anni scorsi andavamo tutte insieme ai vari compleanni, o forse perché siamo tutte fuori come balconi senza ringhiera, fatto sta che insieme ci troviamo proprio un gran bene.
Questa volta si è deciso di andare a mangiare giapponese in un ristorante, appena aperto, ad un tiro di schioppo da casa.
L'idea del breve tragitto che avrei dovuto compiere, mi ha fatto optare per un paio di stivaletti col tacco che ho acquistato l'anno scorso in terra Bingobonghiana, in un attimo di estrema incoscienza senile.
Camminando verso la meta, mi sentivo Adriano Celentano: la mia camminata, fino al citofono di Omino Penz, era un ondeggiamento-incerto- molleggiato da barchetta ubriaca.
Non so che avrà pensato il Penz-marito quando, dopo aver suonato, al suo: 
"Chi é?" 
Ho risposto: 
"Son me"
Cioè, sono metà sarda, metà sicula, nata e vissuta in terra Lumbard e parlo veneto?
Vabbeh. 
Dopo pochi istanti è scesa Omino Penz su dei tacchi mica da ridere neh? 
Che già è stanga di suo! In confronto io potrei essere una pochette.
Davanti al ristorante la 4°C che conta. 
Dentro il ristorante pure.
Carino neh? 
Tutto nuovo e con i camerieri che non capiscono una cippa. 
Insomma, un vero ristorante Giapponese.
Io ero in mezzo tra Omino Penz e la Ste. 
Io e la Ste non sappiamo un tubo di sushi, così abbiamo deciso di affidarci ad Omino Penz.
Formula "Al you can eat" che significa: "Vuoi strafogare? Strafoga pure quanto vuoi che paghi uguale. Ma se provi a mollare qualcosa nel piatto, te la paghi in più. Zitta e mosca."
Omino Penz voleva che utilizzassi le bacchette. 
Figuriamoci, le ho disintegrate appena ho cercato di staccarle l'una dall'altra.
Io, dopo un doppio piatto giapponesato, ho deciso che volevo gli spaghetti di soia che sono una cinesata di cui vado ghiotta, lasciando sul piatto un pochino di salsina con dei tocchi di aglio da paura.



Cinghia, la supermegarappresentantediclasse, mi ha intimato di finire immediatamente lo schifo immondo, pena: punizioni corporali con l'ascolto forzato del festival di S.Remo.
Eravamo in 11 in un tavolo unico e, inevitabilmente, si sono formati due gruppi ben distinti.



Omino Penz, che stava nel mezzo, ci ha fatto notare che da una parte si facevano discorsi seri, dall'altra si cazzeggiava in maniera esagerata con schiamazzi e punte di cultura paragonabili a Er Piotta.
Io ovviamente, da grande casinara quale sono, ero nel gruppo cacciarone.
Una volta terminato il  tutto con i cameLieLi che ogni tanto si dimenticavano di noi, ho spostato la mia attenzione sulle bacchette che si dovrebbero usare per mangiare.
Di lì, la trasformazione da mamma quasi per bene a pirla, è stata immediata.



Ci ho costruito una catapulta e ho iniziato a lanciare altre bacchette. Poi Omino Penz ha pensato che con i tappi delle bottiglie era più divertente, e così siamo passate alle Olimpiadi del lancio del tappo. Ad un certo punto volevo provare con il barattolino della salsa di soia... ma vabbeh non è che si possa fare sempre tutto, neh?
Poi ci abbiamo costruito un pupazzetto, io ho proposto di giocare a shanghai, ma ci volevano troppe bacchette.
Una volta terminato il tutto, siamo uscite e ci siamo fermate a parlare un po'.
Angy con la sua pelliccia di Astrakaaaaaaaaan voleva a tutti i costi pagare la torta che la nostra Omino Penz aveva creato per il compleanno di sua figlia. Così, portafoglio alla mano, per rendere l'idea, ha cominciato ad abbassare i toni e a sfoderare l'accento Siculo che, in certi frangenti, funziona assai.
Ma Omino Penz è stata irremovibbbbbbbbbbbbile.
Da lì si è cominciato a passare da un discorso all'altro.  Angy mi fa schiattà dalle risate, rimarrei ore ed ore ad ascoltarla.
Dopo esserci salutate, Omino Penz mi ha accompagnato a casa.
Mi sono divertita parecchio.
Vedete? 
Non è importante il luogo dove si va, è importante la compagnia. 
Io con loro mi divertirei pure in una cantina.


mercoledì 19 febbraio 2014

Miss sorriso


Il mondo è bello perchè è vario. 
E per fortuna esistono delle persone diverse e meno acide di me.
Esistono, esistono... fidatevi.
Alcune sono genuine, altre invece, mica tanto... ma sorridono uguale.
Anch'io sorrido, neh? 
Ed i miei sorrisi sono sinceri. 

Un discorso diverso andrebbe fatto per il sorriso che assomiglia ad un ghigno. 


No. 
In quel caso non sono sincera.

Poi c'è chi si vanta perché tutti, comprese le caprette che fanno "ciao", sorridono a lei/lui/genere neutro (è un discorso in generale, neh? Mooooolto generale)
Ed in effetti a volte corrisponde a verità. 
Sorridono sì e pure alla grande. 
Poi magari ogni tanto ci sta pure il regalino... caspita che regalino. 
Sì perché basta un sorriso e gli altri, felici di questo grande dono, ti coprono di regalini, ti fanno piaceri...
...
...
Ora. 
Io sono cattiva, lo ammetto senza problemi ma, se mi facessero regali solo perché sono gentile e sorrido, mi verrebbe qualche dubbio del tipo:
NON E' CHE MI SI VOGLIA EEEEEHMMMMM???????
Perché nessuno ti da niente per niente, svegliamoci. 
Soprattutto gli uomini, intendo.
Secondo me, se questi ometti avessero a che fare con una latrina decomposta e musona, non avrebbero lo stesso atteggiamento "generoso"... 
Poi non ditemi che sono acida: so perfettamente di esserlo.


giovedì 13 febbraio 2014

Testa o Croce?


Io posso ridere e scherzare ma, fondamentalmente, sono una che si fa i fatti propri.
Fino a che gli altri non cominciano a farsi i cavoli miei.
Ora. 
Fino a che si tratta di prese in giro, posso trovare la cosa divertente. Ma quando si indaga su cose personali,

  NO!

Non sono così ingenua da pensare di poter piacere a tutti e, per dire la verità, non ne faccio di certo un cruccio. 
Anzi, me ne frego. 
Per dovere di cronaca, neanche a me piace tutto il mondo, non sono mica una Santa.
Però ci sono delle volte che proprio non voglio e non devo passarci sopra.
Tipo quando vengo a sapere che qualcuno chiede informazioni o spara idiozie sul mio conto.
Gente subdola, che davanti mi sorride e dietro prova a pugnalarmi.

Vuoi sapere qualcosa che mi riguardi? 
Non chiederlo alle mie amiche, chiedilo a me.
In quanto a persona informata sui fatti, credo di essere sicuramente una fonte più attendibile, no?

Che poi bisogna essere idioti a pensare che certe cose non mi vengano riferite.
E quindi sono sul piede di guerra. 
In bilico tra il "Lascia correre" ed il "Ora ti ribalto"
Lancerò una monetina...  Testa: NON lascio correre, Croce: la ribalto.

martedì 11 febbraio 2014

Sono fatta di una sostanza altamente infiammabile


Capacità di prestare attenzione alle chiacchiere: meno di zero.
Chi mi frequenta lo sa che dopo un po' io mi spengo.
Mettete stamattina, si stava parlando di pallavolo con la "Capa" della polisportiva che frequentiamo io ed i miei 2 figli più grandi ed io ho iniziato a fissare una muffa sul muro pensando che quell'ufficio è un luogo malsano. 
Al bar uguale. 
Guardo gli altri clienti e magari mi metto a ridere se noto qualcosa di buffo. 
Poi ogni tanto controllo il telefonino... oppure rimango ferma al discorso precedente. Specie se si è detto qualcosa che non mi è piaciuto. 
Ecco.
Lì c'è poco da fare. 
Chiedo spiegazioni, ed è meglio che me le diano, perché a me piace vederci chiaro. Le cose dette a metà mi fanno solo innervosire. 
Poi sapete come sono? 
No? 
Se non lo sapete ve lo "dico" io.
Il fatto è che posseggo una fantasia esagerata e da un niente ci monto su una storia che la Saga de "Il Signore degli anelli", in confronto, è un racconto di Gianni Rodari.
Chi mi conosce lo sa che mi deve fermare subito, perché dalla creazione della storia all'incaxxatura vera e propria, passa un nano secondo.
Mi ha fatto ridere, ieri, la mamma di una compagna della Mezzana che è venuta con noi a prendere il caffè. Ha strabuzzato gli occhi e ha detto:
"Ti ho sempre visto dolce e carina, invece ora scopro che soffri di attacchi d'ira...  ecco da chi ha preso il tuo Grande"
Lei vede sempre dolce e carina pure la Mezzana... 
Non aggiungo altro.... :-)

lunedì 10 febbraio 2014

Così...


Ma basta con 'sta pioggia!!!
Mi fa venire un sacco di paranoie assurde!
Comunque ho deciso di reagire. 
Per prima cosa, è necessario buttare fuori tutta l'energia negativa che ho accumulato in queste settimane.
Ora come ora, io sono l'antimateria, giusto per farvi capire.
Così...
Credo che mi scriverò al terzo corso di ginnastica.
Così i miei giorni saranno così:
Lunedì: Gag
Martedì: Nada de nada
Mercoledì: Fusion (sì, fusion non fushion)
Giovedì: Total Body
Venerdì: Fusion
Sabato e domenica: Figliolanza.

Mmmmm...
...Devo trovare qualcosa anche per il martedì.

Peter Pan dice che mi sono rimbecillita, cerca così di farmi ragionare, ma intanto ha detto che se mi iscrivo io, lo fa pure lei.
Però si preoccupa per il mio fisico neh? 
Dice che sono troppo magra... 
Da che pulpito... lei è stecca quanto e forse più di me.
Ragazze, sono stufa di essere sempre arrabbiata, che poi, se proprio devo andare ad analizzare il mio stato d'animo...

HO PURE RAGIONE DI ESSERLO!!!

Vabbeh... ora vado a prepararmi le cose della palestra. 
Ho scritto questo mini-post per farvi sapere che esisto ancora neh?
Un po' angelo e un po' diavolo... come sempre...


mercoledì 5 febbraio 2014

Me ne serve uno bravo. Di Psichiatra.


Da questa mattina, sarò passata dal pianto al riso (e viceversa) almeno una decina di volte.
Sarà il tempo e saranno anche i miei problemi, giudicati stupidi... ma per me non lo sono.
Il fatto è che non riesco a confidarmi con nessuno, non ne sono in grado. Mi auto-censuro. 
Quando mi chiedono cos'ho, liquido la cosa velocemente e, magari, ci aggiungo anche un bel sorriso per tranquillizzare chi si preoccupa per me. 
Perché anche chi mi sta vicino ha i suoi problemi... non mi va di aggiungerci anche i miei.
Poi però, a forza di tenermi tutto dentro, scoppio. Magari scoppio per una sciocchezza... ma in realtà dietro c'è ben altro. E il "Ben altro" non lo so spiegare nemmeno a me stessa.
E stamattina, più mi chiedevano cosa avessi e più mi veniva da piangere. Allora cercavano di farmi sorridere ed io ridevo come una matta... soprattutto quando mi hanno detto:
"Ieri sembravi la Carrà e guarda ora come ti sei conciata"... Cioè, voglio dire... allora sto meglio oggi!!! La Carrà avrà 80 anni!!!
Riso-pianto-pianto-riso.
Un'esaurita!!!
Peter continuava a sistemarmi il mascara che colava, borbottando frasi sulla carenza di prodotti per restituirmi un aspetto umano. 
Insomma, una situazione ai confini della realtà pure per me. 
Però... oh! 
Quando si aprono i rubinetti non è mica facile richiuderli!!!

lunedì 3 febbraio 2014

Oh! Non si nasce mica "imparati"!!!


Vi ho già scritto che quest'anno, andando contro a tutte le mie convinzioni ed i miei modi di essere, mi sono iscritta a due corsi di ginnastica?
Sì, ve l'ho già scritto.
Dietro a tutto questo mio improvviso interesse c'è lo zampino di Peter Pan. 
La donna in questione, mi ha fatto un lavaggio del cervello sull'importanza del rassodamento "chiappale", tappa fondamentale per distogliere lo sguardo dalla nostra carenza "senile" (Sì lo so, il termine che ho usato si presta a doppia interpretazione... con un po' di fantasia... voi attribuitelo pure al significato che più vi garba).
I corsi in questione sono "Gag" (rassodamento di panza, glutei e gambe) e "Total body" (rassodamento di qualsiasi cosa che bisogna rassodare).
L'infima compare alla fine si è iscritta solo a Gag, io invece a tutti e due... perché quando mi smuovo, mi devo smuovere per bene.
Ora.
Gag lo reggo bene. Di addominali ne faccio quanto mi pare, pure più dell'insegnante. A tempo di musica ad altissimo volume, op op... diciamo che mi impegno più che altro ad andare a tempo.
Il problema è il "Total body".
Ecco.
Lì la cosa è più complicata: bisogna sì andare a ritmo di musica, ma ci vuole anche la coordinazione. Tipo aerobica. 
Quindi coordinazione, senso del ritmo, FIATO, e un'attenta osservazione di ciò che fa l'insegnante che mi sta di fronte. 
Non ci sono specchi e funge lei da tale. 
La cosa mi confonde parecchio, ma poi, quando mi giro a guardare le altre e vedo che l'incasinamento è generale, mi tiro su di morale.
Però gente il fiato... è successo che mi sono sentita male. 
Ad un certo punto mi sentivo il cuore in gola e ho iniziato a sudare freddo. Mi sono fermata, sono uscita dal gruppo e mi sono appoggiata alla ringhiera della scalinata. Solo che mi girava tutto: la palestra, le finestre della palestra e pure le palle, perché la donna-col-sedere-più-grosso-del-mondo che avevo di fianco, sgambettava che era una bellezza. 


Un affronto inimmmmmagggginabbbbbbile gente!!!

Quando ho raccontato 'sta cosa alle mie amiche, una di loro ha urtato la mia - ehm - "sensibilità" dicendomi: "Però se non hai fiato 'ste cose non le devi fare"

IL FIATO VIENE A FORZA DI ESERCITARSI! 
A LI MORTACCI TUA!!! 
NON E' CHE SI NASCE "IMPARATI"! 
DAMMI UN MESE DI TEMPO CHE TI SALTO A PIE' PARI.


Ora che ci penso, potrei saltarti a piè pari pure ora :-)

giovedì 30 gennaio 2014

L'Istruttore di Basket


Io ed Omino Penz insieme siamo delle mine vaganti.
E' vero che quest'anno ci si vede di meno, ma quando ci si vede si recupera alla grande.
Ora.
I nostri figli l'anno scorso frequentavano lo stesso corso di roller, la cui istruttrice (chi di voi mi legge da un po' lo sa, chi invece ha voglia di capirci di più, clicchi qui)... la cui istruttrice equina era ammirata, in maniera direi fastidiosa dai papà.
Ecco.
Quest'anno si è cambiato sport, si è passati al basket: mio figlio ed il figlio di Omino Penz, archiviati i rollerblade, hanno preso... ehm...


...dimestichezza con i canestri.

E noi abbiamo preso di mira il povero istruttore.
Ovvio, no?
All'epoca dell'iscrizione, Omino Penz, durante una lezione di prova, mi ha whatsAppato un commento lusinghiero sul soggetto in questione.
Senza fare giri di parole, mi ha comunicato che il tizio era somigliante a Hugh Grant.


Questo Hugh Grant!

La cosa, lì per lì, mi ha offerto degli scenari di vendetta Consortuale, facendomi  scorgere un non so che di giustizia Divina:

Maritino mi ha rotto le balle per un anno intero con quella cacchio di insegnante di roller? 
Ora mi si presentava l'occasione di ripagarlo con la stessa moneta!!!

Fa niente se a me Hugh Grant non piace: per vendetta si può anche fingere.
Così, la volta dopo, ho accompagnato il Grande a basket per vedere codesto attore, e invece...
!?!
E invece ho dovuto esprimere tutto il mio disappunto alla mia Compare!!!
Ai miei occhi si presentava così:


Forse mi ero creata troppe aspettative e lo scontro con la realtà mi ha fatto un attimino esagerare in peggio, eh?
Poi i mesi sono passati.
Durante una Messa (il Grande quest'anno farà la Prima Comunione, quindi mio malgrado ce lo devo portare) ho alzato lo sguardo verso l'Altare e ho comunicato ad Omino Penz la presenza del nostro istruttore. 
Poi ho pensato a voi e ho commesso un peccato mortale: ruminando una cicca, incurante di tutti, ho tirato fuori il telefonino e ho scattato la foto al soggetto.
Eccola.


Ad ogni lezione di basket, il poveraccio veniva e viene commentato da noi arpie, in maniera dettagliata:
L'abbigliamento, la camminata, i capelli e la voce. Stridula.
Poi martedì, guardandolo bene, ho finalmente capito a chi assomiglia. 
Ho preso il telefonino, ho fatto una breve ricerca sulle immagini di google, ed ecco a voi l'allenatore di Basket:


Sì, è identico ad Oscar Wilde. Pure i capelli.
(Omino Penz approva)


Però che sfiga: uno gnocco mai!?!


mercoledì 29 gennaio 2014

Piccola me


Dolcissima ma anche no.
Testarda: l'ultima parola sempre.
Piccolina, minutina sì... ma niente piedi in testa da nessuno.
Stuzzicare sì, provocare spesso. E di fronte ad una eventuale reazione, sfoderare un sorriso innocente. Perché essere minutini può essere un vantaggio da sfruttare.
Memoria eccellente sugli errori altrui ma ballerina per i propri.
Non darlo a vedere ma piacersi.
Martello pneumatico se serve. E anche quando non serve.
Schiaffone facile.
Stare ferma in un posto mai.
...
Non sto descrivendo me stessa, ma la Mezzana. 
Siamo uguali. 
Identiche.
Quando mia madre l'ha vista, appena nata, lo ha detto subito: "Sembri tu".
La mia piccola ribelle oggi compie 7 anni. 
È stata veloce a nascere ed è veloce sempre.
E mi piace quando gioca a fare la grande, ma quando alla sera le rimbocco le coperte mentre dorme, la vedo che è ancora piccolina.
Gli scontri con me sono all'ordine del giorno, perché cerco di insegnarle che non sempre va bene dire tutto in faccia alle persone, che a volte è meglio tacere. Che quando si fanno i compiti non si possono fare le capriole, che mentre si mangia non bisogna fare giochi di equilibrismo sulla sedia.
Che poi è bella, non lo dico solo perché sono sua madre. Ma lo è. È più bella di me bambina. E lei lo sa. 
È un rullo compressore con le fattezze di una femminuccia delicata... 
Amo la mia Mezzana... 

Buon compleanno amore mio!!!

martedì 28 gennaio 2014

Occhiali


Il mio Grande dovrà mettere gli occhiali e non l'ha presa molto bene.
Anzi, non l'ha presa bene per niente.
In famiglia sia io che Consorte siamo miopi. Poi lui si è operato, io invece indosso le lenti perchè ho paura dell'operazione.
Ma, se mi chiedessero: "Preferisci operarti agli occhi o imparare a sciare?" Io sceglierei, senza ombra di dubbio, l'operazione agli occhi, ma solo perché sciare mi fa veramente schifo.
Chi ha orecchie per intendere intenda, in caso non avesse inteso completamente.
Quest'anno anche la Mezzana si è dovuta mettere gli occhiali, ma a lei piacciono e non gliene frega niente. 
Al Grande invece gliene frega eccome. 
Beh lo si può capire: nel giro di pochi mesi si è trovato con un apparecchio in bocca ed una montatura prossima-ventura sul naso.
Mi dispiace vederlo così, ma io riesco sdrammatizzare ogni cosa raccontando me da piccolina. 
In effetti le sicurezze nella vita sono poche, ma una di queste è che per ogni problema che mi si possa presentare riguardo i miei pargoli, a me è andata peggio.
E così ieri sera, mi sono seduta di fianco al mio ometto e... questo è quello che ne è venuto fuori:
- Amore, non te la prendere... pensa a me!
- Cioè?
- Io avevo 8 anni quando li ho messi. Lo stesso anno ho tirato una facciata nel volante dell'autoscontro e mi è partito mezzo dente davanti.
- Eh?
- Eh già (espressione di circostanza molto corcostanziosa)
- Lo stesso anno?
- Sì. E poi...
- E poi?
- E poi tu sei fortunato.
- Cavolo dici!?!
- Ora ci sono delle montature carine, ai miei tempi facevano schifo. Sai com'erano i miei occhiali?
- Come?
- Gialli.
- Gialli?
- Sì (altra espressione di circostanza tendente al cupo più cupo che più cupo non si può)... e poi non erano solo gialli...
- No?
- No. Nel bordo della lente erano ancora più gialli. Poi erano tondi, grossi e grassi.
- Ahahahaha, mamma erano orribili!
- Orribilissimi! E sai come mi chiamavano?
- Come? Quattr'occhi?
- No.
- Quattr'occhi spara finocchi?
- No. Che poi mica l'ho mai capita questa espressione: Hai mai visto uno con gli occhiali che sparasse finocchi?
- Beh no... Ma dai, dimmi come ti chiamavano?
- Mi chiamavano FANALA.
- Cos... Ahahahahah ahahahahah!!!!! Fanala?
- Sì amore.
- Beh, poverina... ahahahahahah fanala!!! Dici che esistono degli occhiali con i teschi? Mi piacerebbero un sacco.
- Beh tra qualche giorno andremo dall'ottico e sceglierai quelli che ti piacciono di più, ok?
- Ok.
Ed è vero che mi chiamavano così. 
Io odiavo quegli occhiali. 
Mi piace raccontare ai miei figli di quando ero piccola, giusto per dimostrargli che anche i Grandi sono stati bambini.


lunedì 27 gennaio 2014

Sono alla ricerca di Eu, se la trovate fatemi un fischio!


Sono alla ricerca di Eu, se la trovate fatemi un fischio. 
Mia Cognata mi ha detto che oggi è scazzata..... 

Io lo sono da settembre. 

Non riesco a reagire e non mi riconosco più. È che mi faccio prendere da tutte le cose che ho da fare e non do più retta a me. 
Sono diventata materiale. 
Nel senso che esiste solo ciò che posso toccare. 
Tutte le cose astratte le lascio ai sognatori, io me ne sto ancorata per bene sul pianeta Terra. 
E non guardo più il cielo da un pezzo, come se la mia parte sognatrice se ne fosse andata chissà dove.
No. 
Non sono io questa qui. 
Non mi piaccio per niente.
Ho perso la mia capacità di vedere il lato positivo delle cose, questo è il problema. 
Quando mi si presentano delle difficoltà, le risolvo a tipo calcolatore elettronico. 
E poi sono sempre insofferente, non riesco ad ascoltare. Ed è anche logico: come faccio ad ascoltare gli altri se non sento più me stessa?
No. 
Questa non è la Eu. 
Se la trovate fatemi un fischio che vado a riprendermela.

giovedì 23 gennaio 2014

Sbalzi di Eu


I miei giorni di influenza sono stati la causa di un rallentamento esagerato di tutti quegli ingranaggi che fanno andare avanti una casa.
Ora, per rimettermi alla pari, dovrei mettere in funzione in eterno: lavatrice, asciugatrice,  ferro da stiro... e poi magari la lavastoviglie e perché no? Pure l'aspirapolvere!
Insomma dovrei attaccarmi direttamente ad una centrale termonucleare. 
Intanto ho ripreso i miei giri, i miei caffè con le amiche (che oggi mi hanno fatto notare che dalla mattina al pomeriggio io subisco una metamorfosi da cambio totale di personalità) e gli avanti indietro per accompagnare e andare a prendere i pargoli.
E' un periodo che sono parecchio affettuosa con loro cioè, non è che normalmente li prendo a  mazzate eh? Però urlo di meno e sbaciucchio di più.
Poi ogni tanto mi viene voglia di cucinare, e questo mi fa capire che non devo essere ancora completamente guarita.
E poi fuori c'è il sole, a me basta quello per essere di buon umore, pure se è giovedì e pure se mi sento ancora debole.

!?!
Oh ma dov'è il sole!?!
Ma no prima c'era!!!

Ecco lo sapevo: un altro giovedì di merda!!!


mercoledì 22 gennaio 2014

L'ho strappato dalla mia mente


E' da qualche giorno che penso.
Questa affermazione potrebbe far impallidire chi mi conosce eh!
No è ovvio che penso sempre, ma da qualche giorno penso al pensiero vero e proprio. 
Cioè: il motivo per cui penso.
Non avete capito nulla?
Beh. Ora vi porto a fare un giro nella mia psiche, così vi rendete conto che disastro ho dentro.
Pronte?
Noi tutte pensiamo a svariate cose. Pensare è importante. Guai se non lo facessimo.
Però...
Quando e quanto possiamo essere schiave di un pensiero?
Quando un pensiero diventa fisso, quando si riesce a pensare solo a quello... non va bene. 
Non è più solo un pensiero, è un'ossessione.
Le ossessioni non vanno bene.
Tolgono la capacità di pensiero.
Annullano ogni cosa.
E' sbagliato.
E' importante rendersene conto. 
Io me ne rendo conto. 
Magari ci metto un po', ma poi capisco... 
Allora sapete cosa faccio?
Smetto di pensarci, me lo strappo dalla mente. 
Non è poi così difficile. 
E poi sapete cosa scopro?
Scopro che era solo un'abitudine e che infondo senza quel pensiero sto molto meglio.
Così riprendo in mano la mia vita e rivedo le cose come sono realmente. 
... Fino a che non mi fisso con un altro pensiero.

martedì 21 gennaio 2014

Topolino amoroso du-du-da-da-da

Ciao!
Sono la Eu!!!

Vi ho mai parlato della mia dottoressa?
Impossibile visto che l'ho conosciuta oggi!
In realtà è da un anno che l'ho cambiata ma, le due volte in cui sono andata in studio, ho trovato la sostituta.
Ma oggi no.
Oggi ho trovato lei.
E' una donna dall'età che non saprei definire, con un sorriso grande e modi di fare parecchio materni. 
Più materni di quelli di mia madre, a dire il vero!
Appena sono entrata in studio mi ha abbracciata.
Nel caso non lo sapeste, non sono una tipa a cui piace ricevere abbracci a casaccio. Ed in effetti sono rimasta rigida come una stecca di legno.
Avevo bisogno del certificato medico per la palestra, così mi ha visitata. 
Il mio aspetto gracilino l'ha colpita parecchio e proprio non si capacitava della mia magrezza. Così ha iniziato a dire frasi del tipo: "Ma quanto sei piccina, sembri una topolina, ti devi irrobustire un po', anche per i tuoi bambini! Dillo a tuo marito che è giusto che tu faccia sport, perchè lo sport fa bene!!!"
Alla fine mi ha fatto il certificato medico e, quando le ho chiesto quanto le dovevo, mi ha risposto:
"Un bacino alla tua dottoressa"
Bacino che ovviamente mica le ho dato, però prima di uscire, mi sono beccata un altro abbraccio ed un:
"Ciao topolina, è un piacere vedere ogni tanto delle persone sane"
('na bella toccatina scaramantica e via!)
Comunque, ora devo dire a miss "Tuttimisorridonoperchèsonoiltop", che la nostra dottoressa è affettuosa con tutte... 
Quindi.....
A BELLA! 
SCENDI DAL PERO!!!

lunedì 20 gennaio 2014

Azzerata


Donne sappiate che sono devastata.
L'influenza mi ha acchiappata per benino. 
Credo che si sia incacchiata per l'ultimo post che ho scritto... ecco perché mi ha attaccata senza pietà. 
Febbre alta, ok... ma quello che non riesco a sopportare è il dolore alle gambe. 
Un male esagerato. 
Magari crescerò eh?
Una volta guarita sarò una gnocca stecca di un metro e ottanta.
Ora. 
Durante questa influenza ho avuto modo di scoprire due cose:
  1. Che posseggo un pigiama con dei gattini azzurri e dei cuoricini gialli. Orribile. Antistupro. Ma chi cacchio me lo ha regalato??????? 
  2. Non ho una moca ma due!!!! Cioè, io ero convinta di non averne manco una. E ora sforno tazze di caffé che è un piacere!!!
Consorte e Piccina sono guariti, qui con me c'è la Mezzana che chissà... speriamo.
Il Grande invece è arrabbiatissimo perché, nonostante i suoi slanci di affetto nei confronti di noi infetti, non è stato contagiato. Fino ad ora, aggiungerei.
Secondo me la sfiga è iniziata da quando mi sono iscritta in palestra. 
Io lo dico sempre che non è il caso di compiere bruschi cambiamenti... che poi si sposta l'asse Terrestre e si incasinano gli equilibri!!!
Comunque mi sento tagliata fuori dal resto del mondo e quel che è peggio è che...

HO FINITO LA COCA COLA!!!

Anzi, non è che i crampi alle gambe siano l'effetto dell'astinenza?
Ecco! Lo sapevo! Non diventerò mai una gnocca alta un metro e ottanta!!!

Buona settimana a tutte!!!


giovedì 16 gennaio 2014

Il contagio


Ho la Piccina con la febbre da sabato sera e ora è successo quel che temevo:

IL CONTAGIO

Direte voi..... " Povera donna, tutti e tre i figli con la febbre"

NO.
CONSORTE.

Ragazze mie, molte di voi sapranno cos'è un uomo con la febbre: è una reliquia nel letto che ogni tanto emette dei suoni gutturali che vanno interpretati.
"Mi passi il termometro amore?
"Mi passi lo sciroppo? Come sei bella
"Mi porti un bicchiere d'acqua..... eh però! La ginnastica ti sta facendo effetto!!!"
!?!
Insomma, sono in dubbio se qui siamo davanti a deliri da febbre o semplice paraculaggine. 
Io propenderei per la paraculaggine.
Che dite?
Paraculaggine senza dubbio.
Meno male che la natura ha fatto sì che fossero la donna a partorire... altrimenti ci saremmo istinti da un pezzo. 
Che io sarò anche un soldo di cacio, ma per mettermi fuori combattimento, la febbre deve salirmi a 40.
E poi ci chiamano "il sesso debole"
Puà!!!

Come dici Consorte?
Hai 39 di febbre?
Ah però!!!
RESPECT!


martedì 14 gennaio 2014

Voglia di...


Ho voglia di estate.
Sarà che oggi piove e la pioggia mi mette tristezza.
Ma ho voglia di togliermi il cappello, la sciarpa, i guanti ed il piumino.
Ho voglia di andare al mare, di prendere il sole e di lamentarmi (solo per il gusto di rompere le scatole) del Bingo Bongo, delle sue docce che funzionano alla cavolo con dei gettoni del cavolo, degli stessi ombrelloni scassati e dello sciroppo alla menta che manca sempre, dei soliti gelati e di quello che per due anni di fila hanno spacciato come novità. 
Del fatto che se c'è la granita allo yogurt, non c'è quella col ghiaccio... perché la macchina delle granite è una sola. 
Delle sedie del bar che ti segano le chiappe. 
Delle mono-espressioni del personale che mutano non appena gli volti le spalle.
Ho voglia delle ritorsioni del Pinco Pallo (lo Stabilimento confinante) che facevano tanto arrabbiare il Bagnino Grande. 
Ho voglia di "Andare oltre lo Stabilimento? Fantascienza" e di "Oh sempre qui pure quando piove, ma non avete una casa?"
Ho voglia delle badilate di sabbia e sassi davanti al nostro ombrellone... Che a forza di strati su strati, abbiamo la vista su una catena montuosa invece che sul mare.
E ho voglia delle stesse facce... ho voglia delle stesse chiacchierate, ho voglia di sentire lamentele.
Ho voglia del clima di nervosismo che si respira nell'orario di chiusura e ho voglia degli sfoghi del Bagnino Grande...



...Ho voglia di Sestri Levante.

lunedì 13 gennaio 2014

Non dico sempre quello che penso. Meglio così, aggiungerei.


Quando sto in mezzo alle persone ho una serie di comportamenti che vengono puntualmente fraintesi da chi mi dovrebbe conoscere.
Comunque sia:
  • Se non devo ridere non rido. Meglio avere un'espressione seria che un sorriso finto ed imbecille stampato in faccia.
  • Se non intervengo ma guardo fisso negli occhi la persona che sta parlando, vuol dire che sono molto interessata. Se invece guardo da un'altra parte o mi metto a giocherellare e costruisco barchette di carta con tutti gli scontrini che trovo nel portafogli, non me ne frega nulla di quello che si sta dicendo.
  • Le persone che parlano dei cavoli loro di cose di cui non so nulla e poi pretendono una mia partecipazione, mi fanno arrabbiare.
  • Sono lunatica: a volte chiacchiero amabilmente e altre volte no. Lo so che è sbagliato, ma sono fatta così.
  • Detesto anche le "frecciatine" sparate gratuitamente. Non mi fanno ridere. Anzi, mi fanno reagire male. Il mio reagire male è far fare figure di merda.
Non si pensi che io dica sempre quello che mi passi per il cervello. Non è così. Mi trattengo parecchio. 
Ah! Dimenticavo una cosa fondamentale:

QUESTO E' IL MIO BLOG E CI SCRIVO QUELLO CHE MI PARE!!!

giovedì 9 gennaio 2014

Non vi dirò...

(Ihihihihihihihih!!!!!)

Oggi Consorte compie 40 anni!!!

Non voglio stressarvi con un post melenso di auguri... 
Quindi non vi dirò che stiamo insieme da vent'anni. 
Non vi dirò che secondo me è molto più bello ora di quando l'ho conosciuto.
Non vi dirò che vedo benissimo i suoi pregi ma anche i suoi difetti.
Non vi dirò della sua dote di farmi uscire dai gangheri ma anche di farmi rientrare.
Non vi dirò che mi ha donato la stabilità mentale di cui ho sempre avuto bisogno.
Non vi dirò neanche che mi ha dato le TRE gioie della mia vita. 
No non vi dirò niente di tutto questo. 
Perché noi non siamo tipi da smancerie. 
E non siamo neanche la famiglia del "Mulino Bianco".
Noi siamo tipi che si scontrano spesso e per bene, rimaniamo anche giorni e giorni senza rivolgerci la parola neh! 
Perché siamo totalmente diversi, perché nessuno dei due ha mai preteso di cambiare l'altro. 
O forse sì, ma nessuno dei due c'è riuscito.
Che gusto ci sarebbe?

Buon compleanno amore mio!

martedì 7 gennaio 2014

Che sonno!!!


Che silenzio gente!
Mi fa strano... però non è male eh?
Non pensavo di poterlo dire in vita mia ma... W la scuola!!!
Stanotte non ho chiuso occhio. 
Consorte mi tirava certe mazzate. 
Diceva che russavo. 
Così per la paura di sembrare un orso in letargo, cercavo di stare sveglia. 
Ovviamente pianificando una vendetta per quando sarà lui a russare. 

SI'!
PERCHE' ANCHE TU RUSSI!!!

Strano però, non ho mica il raffreddore!!!
Mah... sta di fatto che mi sono beccata pure una sculacciata. 
Cioè mica la cosa può rimanere impunita!!!
E neanche la frase: "Amore russi come un maiale"... che non è che se inizi una frase con "amore" poi puoi metterci quello che ti pare!!!
E poi la faccenda che secondo lui gli ho rubato il cuscino. 
Insomma, Consorte stanotte cercava rogne.
Ma io accontento a scoppio ritardato, perché la vendetta è un piatto che va consumato freddo.
E comunque stamattina era fresco come una rosa. Io ho dovuto mettermi un'impalcatura in faccia per sembrare normale. 
L'effetto è stato miracoloso, tanto che Peter Pan, davanti alla tazzina del caffé mi ha detto:
"Ma come sei bella stamattina"

Oh già mia cara... 
...Ma io sono sempre bbbbbbbbbbbbbbbella ;-)


venerdì 3 gennaio 2014

Ora la faccio io una lista!


Stavo pensando di stilare una lista da attaccarmi in fronte.
Tipo questa:
  1. Non mi dite come devo crescere i miei figli, come li devo vestire e dove li devo portare. Nemmeno sorridendomi, perché sappiate che tendo a non rispondere e se rispondo lo faccio seccata (nella migliore delle ipotesi)
  2. Non cercate di cambiarmi. Non l'ho fatto in quasi 40 anni, figuriamoci se inizio a farlo ora. E poi credetemi, sono migliorata.
  3. Non sopporto la cattiveria. Intendo quella vera. Quella che spesso si nasconde dietro a sorrisi ipocriti. Me ne accorgo subito. E sego le gambe. In senso figurato, purtroppo.
  4. Non so cucinare, non ho voglia di cucinare, fate voi. Se volete venire a mangiare a casa mia il massimo che vi posso offrire è la pasta al pomodoro, affettati, formaggi e un budino. Che ho altro da fare che mettermi a pasticciare. Se volete mangiare bene, andate al ristorante. 
  5. Non mi castrate, nessun out out del tipo: "Quella mi sta antipatica, se c'è lei non ci sono io" perché altrimenti rischiate di non esserci più voi.
  6. Se mi vedete muta, non mi chiedete cos'ho 250 volte. Potrei decidere di iniziare a parlare.
  7. Non sopporto i vaghi: "Ma sì, forse, non lo so, può darsi, magari" ditelo a vostra sorella.
  8. Ho il problema che quando mi viene il nervoso, perdo la bussola. Se mi venite di fronte a muso duro, sono capace di spaccarvi in testa la prima cosa che mi capita in mano.
  9. Non riesco a fare due cose in contemporanea. Quindi se sto parlando con qualcuno, dubito di riuscire ad ascoltare anche voi. E non continuate a toccarmi per attirare la mia attenzione.
  10. Non sopporto le persone insistenti. Se per me è no, è no sempre. Per essere più chiara, posso arricchire il mio rifiuto con qualche parolaccia.
... Ecco.

Magari se me l'attaccassi davvero in fronte, eviterei parecchie rotture di scatole.
Parlo di chi scambia la mia educazione per un lascia-passare per le sue boiate.