mercoledì 13 luglio 2016

Mareggiate


Eh le mareggiate, uno spettacolo della natura.
La furia del mare, le onde giganti... e tutti lì ad osservare, fotografare... 

E non si può fare a meno di ricordare di quando si era piccoli e ci si buttava dentro perchè oh, troppo divertente. 
Oplà saltello. 
Oplà tuffo dentro l'onda.
Che poi una volta sì che erano vere mareggiate, certe onde alte 30 m, anzi 40, anzi 50... no più alte. 
Sì sì più alte.
Mica queste ondine... no no non c'è paragone.
No.
Non c'è paragone perchè ero alta 1 m e 20 e da quella prospettiva erano alti anche i papaveri.

In seguito non sono cresciuta un granché ma ho cominciato a trovare le mareggiate tremendamente noiose. 
Anzi, a dirla tutta, delle grandi rotture di palle.
Avrò perso il mio romanticismo o forse semplicemente non me ne frega niente, sta di fatto che di lati positivi non ne vedo.
Anzi:
  • Non ho dove mettermi perché col mare mosso levano gli ombrelloni
  • Devo stare attenta che i miei figli non si incasinino
  • Mi ritrovo sabbia e sassi in posti che manco sapevo di avere
  • Se mi arriva un'ondata e mi bagno sclero
  • Guardando le onde penso "Onda su onda" e canticchio il motivetto della vecchia pubblicità della Permaflex.
  • Penso ai poveretti sui traghetti
  • Constato che quelli mi stanno sulle scatole sanno nuotare perfettamente e me ne dispiaccio
Morale della favola, oggi c'era la mareggiata e, mentre tutti guardavano il mare, io gli davo le spalle.

Incarognita e annoiata, ho trascorso così la mia giornata.

mercoledì 6 luglio 2016

Quote challange, day three

Terzo e ultimo giorno del gioco delle citazioni in cui mi ha tirato in ballo la Puff.
Le regole sono le stesse:
  • 3 giorni
  • 3 citazioni per giorno
  • 3 inviti a partecipare per giorno (e ribadisco che invito chi vuole essere invitato)
Questa volta mi do alla musica.


Citazione n.1: Fabrizio De Andrè da "La guerra di Piero"
E mentre marciavi con l'anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore
Ho sempre adorato Fabrizio De Andrè, perché i suoi non erano semplici testi, erano poesie. E lui aveva la capacità, con le sue descrizioni dettagliate di particolari e stati d'animo, di farmi vivere le sue canzoni.

Citazione n. 2: Claudio Baglioni da "La vita è adesso"
La vita è adesso nel vecchio albergo della terra e ognuno in una stanza e in una storia di mattini più leggeri e cieli smarginati di speranza e di silenzi da ascoltare e ti sorprenderai a cantare ma non sai il perchè
Siamo tutti troppo occupati a pensare a cosa faremo nel futuro che ci dimentichiamo che la vita è adesso. Non domani, non settimana prossima, non tra un mese. È ora. 
Fermiamoci. Godiamoci il presente che domani è già passato.

Citazione n. 3: Luciano Ligabue da "La linea sottile"
A mia volta mi fido del mondo, non ti dico le botte che prendo... non c'è modo di starsene fuori da ciò che lo rende tremendo e stupendo
A questa non do spiegazioni. È bellissima così.





Quote challange, day three

Terzo e ultimo giorno del gioco delle citazioni in cui mi ha tirato in ballo la Puff.
Le regole sono le stesse:

  • 3 giorni
  • 3 citazioni per giorno
  • 3 inviti a partecipare per giorno (e ribadisco che invito chi vuole essere invitato)
Questa volta mi do alla musica.

Citazione n.1: Fabrizio De Andrè da "La guerra di Piero"
E mentre marciavi con l'anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore
Ho sempre adorato Fabrizio De Andrè, perché i suoi non erano semplici testi, erano poesie. E lui aveva la capacità, con le sue descrizioni dettagliate di particolari e stati d'animo, di farmi vivere le sue canzoni.

Citazione n. 2: Claudio Baglioni da "La vita è adesso"
La vita è adesso nel vecchio albergo della terra e ognuno in una stanza e in una storia di mattini più leggeri e cieli smarginati di speranza e di silenzi da ascoltare e ti sorprenderai a cantare ma non sai il perchè
Siamo tutti troppo occupati a pensare a cosa faremo nel futuro che ci dimentichiamo che la vita è adesso. Non domani, non settimana prossima, non tra un mese. È ora. 
Fermiamoci. Godiamoci il presente che domani è già passato.

Citazione n. 3: Luciano Ligabue da "La linea sottile"
A mia volta mi fido del mondo, non ti dico le botte che prendo... non c'è modo di starsene fuori da ciò che lo rende tremendo e stupendo
A questa non do spiegazioni. È bellissima così.





martedì 5 luglio 2016

Quote challange, day two

Ed eccomi pronta a proseguire il giochino delle citazioni che mi ha proposto la Puff.
Ribadisco le regole:
  • 3 giorni
  • 3 citazioni per giorno
  • 3 inviti a partecipare per giorno
Lascio la libertà a chiunque passi da qui di partecipare anche lasciando le proprie citazioni nei commenti.

Inizio:
Viva la beata ignoranza: ti fa star bene di testa, di cuore e di panza (Dal film "Vacanze in America")
La cultura. Tutti ad esaltare l'importanza di avere una cultura. " È molto intelligente perché è laureato", "No ma cerca di essere all'altezza stai parlando con un avvocato" e bla bla bla... poi non sanno nemmeno le tabelline.
La cultura non è quantificabile col titolo di studio. La cultura è un concetto più ampio e riguarda il proprio bagaglio personale, la voglia e la curiosità di conoscere.
Mia nonna è rimasta orfana di mamma a soli 9 anni e ha dovuto lasciare la scuola. Ma amava leggere, documentarsi, studiare e vi assicuro che possedeva più cultura lei di questi che se la tirano e fanno pesare la loro "Sapienza" della malora.
Prrrrrrrrr! Pirloniiiiiii... tanto lo so che usate Google...

Seconda citazione: 

Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano (Shakespeare)
Eh certo.
Tu dici di sapere benissimo ciò che sto provando. Ma io non ne sono sicura, quindi ti tiro una badilata nei denti così poi ti consolo io.
No, a parte gli scherzi. Il problema è che a volte chi vede le cose dall'esterno può fornire un aiuto valido a chi è coinvolto e non riesce a valutare le cose lucidamente. Ma a volte. Spesso, invece, trattasi di rompiballe che amano ficcare il naso nelle faccende degli altri.

Terza citazione:

Se guarderai a lungo nell'abisso, l'abisso guarderà dentro di te (Nietzsche)
Sì. Perché è così che funziona. Mai abbattersi, mai compatirsi. Bisogna avere sempre la forza di alzarsi e andare avanti... 

A domani per il terzo e ultimo giorno di questo giochino delle citazioni.
Bacioni!!!



lunedì 4 luglio 2016

QUOTE CHALLANGE, DAY ONE

La Puff mi ha tirato in ballo con questo giochino delle citazioni che mi intrippa parecchio.
Le regole:
  • 3 giorni
  • 3 citazioni per giorno
  • 3 inviti a partecipare per giorno
Direi che le regole mi stanno bene tutte tranne la terza. Lascio la libertà a chi legge di poter decidere se partecipare o no. Fatta eccezione BiancaneveRossa che bisogna che scriva un po' :-)

Ora direi di procedere.

La prima citazione è di Oscar Wilde:

Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia
Perché diciamocelo chiaramente, ammettendo che i buoni esistano, devono essere tremendamente pallosi. Dove li metti stanno, non litigano e ti danno sempre ragione.
Ah.
Sto descrivendo dei pirla. Quindi per la proprietà transitiva i buoni sono pirla.
Ma il problema non sussiste perché i buoni non esistono e mi sa che ci si vedrà tutti all'Inferno se Qualcuno Lassù non è un po' di manica larga.

La seconda citazione, visto che sono in tema (anche se passare da Oscar Wilde a quello che sto per proporre è un po' "ardito") arriva direttamente dal Vangelo:

A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra
 Eh.
Se mi percuoti la guancia ti porgo un gancio sul muso. Gancio e Guancia variano di due lettere. Al momento giusto dirò al Signore che avevo capito male.

E per finire ecco la terza citazione di Stephen King:

Non sappiamo quali saranno i giorni che cambieranno la nostra vita. Probabilmente è meglio così.
Vero.
Se mi dessero un libro dicendo che tra le sue pagine c'è scritto il mio futuro, lo brucerei.
L'ignoto è quello che ci spinge a lottare e andare avanti. Se sapessimo già tutto che gusto ci sarebbe?

Un bacione e a domani col secondo giorno del giochino.

giovedì 30 giugno 2016

Non...


  • Non giocare con la palla in spiaggia ("Eh, si sono lamentati")
  • Non giocare con la palla sul bagnasciuga ("Eh, si sono lamentati")
  • Non prendete gonfiabili troppo ingombranti ("Eh, si sono lamentati")
  • Non fare castelli di sabbia o buche se poi non si vuole risistemare subito la sabbia ("Eh, si sono lamentati")
  • Non giocare con la boa ("Eh, si sono lamentati")
  • Non correre tra le cabine ("Eh, si sono lamentati")
  • Non correre in spiaggia ("Eh, si sono lamentati")
  • Non correre sul bagnasciuga  ("Eh, si sono lamentati")
  • Non insaponarsi nella doccia dei piccoli ("Eh, si sono lamentati")
  • Se non mangi, non rimanere nei tavolini del bar dopo le 12:00... vale anche se non c'è nessuno ("Eh, si sono lamentati")
  • Non ascoltare musica ("Eh, si sono lamentati")
  • Non usare la fontanella "Risciacquo piedi" per sciacquare-riempire: Secchielli, Palette, Rastrelli, Formine, Gavettoni ("Eh, si sono lamentati")
  • Non giocare con i gavettoni ("Eh, si sono lamentati")
  • Non ridere rumorosamente e tieni un tono di voce sulla nota "Do" ("Eh, si sono lamentati")
  • Non sostare sulle altre sdraio, neanche per un attimo se non sono le tue. Nemmeno se sono vuote ("Eh, si sono lamentati")
  • Non aprire gli ombrelloni se c'è vento, ma se li apri devi tenerli ("Eh, si sono lamentati")

Benvenuti al Bingo Bongo: un'oasi di pace e tranquillità


... Chissà che avranno da lamentarsi questi che si lamentano con il Bagnino Grande. Che poi quando gli chiedo: "E chi si è lamentato?" Mi indica un punto verso l'orizzonte.

E allora penso: Mizzega, mi sa che abbiamo fatto un gran casino se ci hanno sentito quelli della Corsica.





domenica 26 giugno 2016

A belli!!!


Al grido di "Allarme, allarme, le streghe son tornate" son tornata io al Bingo Bongo.
Spaesata più che mai (Forse per un inverno trascorso troppo in fretta) mi sono sentita catapultata in una realtà di pancioni (Secondo me per colpa dei palinsesti scadenti), palloncini mammari freschi di chirurgo portati con nonchalance, chiappe di fuori non sempre apprezzabili che fanno sorgere il dubbio di una non "specchiata" nel camerino del negozio dove si è acquistato il costume o, peggio ancora, qualche infimo consiglio della commessa di turno che "Signora le sta benissimo, ha un fisico che persino una ventenne le invidierebbe".
E 'sta ciula che ci crede.
Poi gente ingrassata, dimagrita, esaurita che fino all'anno scorso non mi parlava e ora si atteggia ad amica di infanzia. 
Falsi. Peggio di Giuda.
Ma anche l'incontrario eh?
Persone che fino all'anno scorso erano grandi amiconi, quest'anno salutano a malapena.
E poi, ve lo dico chiaramente: umiltà zero.
Qui c'è il più grosso concentrato di sboroni che se la tirano: le sparano talmente grosse che secondo me credono che il loro interlocutore sia scemo. 
Ovviamente ci sono anche persone che adoro con cui stavo, sto e starò bene nei secoli dei secoli...
Comunque:
I miei pargoli entrano in acqua e ci stanno due ore. Io ho provato a pucciarci i piedi e mi sono trasformata in Olaf.
Non ho costumi da bagno perché quelli che avevo qui si sono "liquefatti" e non ho capito perchè. Oggi ne avevo uno con degli slip talmente larghi (magari un residuato di qualche gravidanza) che se per caso mi fosse partito uno starnuto, sarebbe volato sulla boa lasciandomi in versione "Eva all'Eden senza Adamo che era andato a cercare il pomo"
In compenso indossavo un grazioso vestitino tezenis che ho capito di aver messo al contrario verso tarda sera.
In ogni caso il migliore è il nostro Bagninone, denominato "Lui": Il Re incontrastato, il padrone, l'innominabile... Con la sua intramontabile maglietta rossa con sopra scritto "Salvataggio". 
Col pennarello. 
Kool.








giovedì 16 giugno 2016

... All'Oratorio Estivo...


Quest'anno non mi sono subito fiondata al Bingo Bongo per varie ragioni e, visto il tempo, penso di aver fatto la cosa giusta.
Perché al mare se piove mi rompo le balle. 
C'è poco da fare.
Mi intestardisco e ci vado lo stesso, pure sotto piogge torrenziali col golfino e jeans. 
Poi, ovviamente, sclero se mi vogliono chiudere il bar sulla spiaggia perché ci sono solo io con i bambini.
Provateci voi a tenerli in casa: si annoiano, litigano e io finisco in psichiatria.
Invece poi va a finire che litigo io con l'omino del chioschetto perché:


"Cacchiohaiunorariodichiusuraelorispettipuresehaibabbonatalechetifataptapsullaspalla!!!"

Qui invece c'è:

L'ORATORIO ESTIVO

Una figata pazzesca,  perchè dalle 10,00 alle 17,30 c'è:

L'ORATORIO ESTIVO

La Mezzana e la Piccina sono entusiaste de 

L'ORATORIO ESTIVO

C'è un sacco di gente a

L'ORATORIO ESTIVO

Si fanno un sacco di giochi, una volta alla settimana piscina e un'altra volta i gonfiabili... a

L'ORATORIO ESTIVO

E poi si fanno nuove amicizie a

L'ORATORIO ESTIVO

Si mangia bene a

L'ORATORIO ESTIVO

QUINDI
QUINDI
QUINDIQUINDIQUINDIQUINDIQUINDI....



Figlio mio, visto che stai leggendo questo post, ti comunico che vi ho iscritto per un'altra settimana.
Dove?

ALL'ORATORIO ESTIVO.

Perché ogni mattina fai un sacco di scene, ma mi hanno detto che in realtà le cose non stanno proprio così. 
Eh, sì ho i miei informatori.
Con amore,
tua madre.


martedì 14 giugno 2016

Caso, coincidenza... a li mortacci.


Di fondo non sono superstiziosa.
Però appartengo alla categoria del "Non si sa mai".
Che non c'entra niente con quelli che si fermano se un gatto nero gli attraversa la strada, non passano sotto le scale, temono un venerdì 13 o altre robe così.
Io sono più un'attenta osservatrice di "segni".
Cose del tipo che se inizia ad andare tutto storto, so che continuerà così e se ho qualcosa di importante in programma, evito di farla e rimando.
Segni ne colgo in continuazione nella vita di tutti i giorni e quando cominciano ad essere insistenti mollo il colpo. 
C'è chi lo chiama "Sesto senso" e chi "Superstizione".
Fate voi.
Io la chiamo negatività e l'avverto nelle persone, non solo nelle cose.
Quando ero piccola mia nonna mi metteva sempre in guardia su alcuni elementi che frequentavo e che, secondo lei, avevano un'influenza nefasta sulla mia vita.
E badate, non parlava di cose del tipo "Chi va con lo zoppo impara a zoppicare" perché non ero certo la tipa che si faceva trascinare. Anzi, semmai trascinavo.
Ma il punto è che in queste cose ci credo.
Non sto parlando di cavolate tipo malocchio o stregonerie del genere.
Parlo di negatività che ti tirano addosso, in un momento, in uno sguardo. Magari senza neanche farlo apposta. In un momento in cui sei particolarmente fragile, che hai un sacco di pensieri, ti prendono.
Che tu lo senti, avverti l'attimo esatto tanto che ti manca il respiro. 
Questa volta l'ho detto a chi mi sta vicino, anche alle amiche più strette. Ho detto loro di ricordarsi delle mie parole. 
Poi è  precipitato un po' tutto e ora  "Però, sarà un caso, una coincidenza, ma ti ha preso in pieno"
Caso.
Coincidenza.
O Sfiga?
A voi la sentenza...






mercoledì 1 giugno 2016

Lascia in pace il mio metatarso!

Lo sapevate, che presto o tardi, chi porta i tacchi perde il metatarso?
Anzi, tutti e due.
Non importa se non li indossate dal '72, i vostri metatarsi si sgretoleranno, si disintegreranno, si alzeranno e se ne andranno tra - 10 - 9 - 8 - 7...
E che le borsette vanno assolutamente abolite a favore di zainetti piccoli, piccoli, piccoli da tenere sul davanti a tipo marsupio?
Ma daiiiii. 
E che l'esercizio fisico non va fatto in palestra perché gli istruttori non capiscono un tubo quindi è meglio a casa per cavoli propri?


Ma perchè
Perchè
PERCHE'...
...Tutte le pazze le becco io?
La prossima volta che le mie figlie diranno: "Andiamo a fare colazione al bar?"
Mi azzoppo.
...
Non capite?
Ora vi spiego:
Stamane siamo uscite un po' prima e siamo andate da Mario. 
Là abbiamo incontrato una signora che tempo fa avevo scambiato per un'altra facendo un errore GRA-VIS-SI-MO (per la miseria quando mai!).
Morale, ora mi si appioppa e mi rimbambisce con discorsi di cui non me ne frega una beata minc niente.
Il fatto è che mamma e papà l'educazione me l'hanno insegnata, quindi non riesco a liquidarla.
Capite?
Ho un codice!
Lei è gentile ed io, pur essendo qualche volta un po' carogna, con le persone gentili sono gentile.
E poi il mio metatarso sta bene
Tutti e due i miei metatarsi stanno bene!
Cioè ho avuto problemi al braccio, alla schiena ma i miei me-ta-tar-si stan-no be-ne.
Non voglio altri menagrami nella mia vita.
Qui serve un piano dettagliato e non deve avere punti scoperti.
Nulla deve essere lasciato al caso.
Dopo essermi consultata a lungo, finalmente ho attutato la strategia più appropriata:
D'ORA IN POI SI FARA' SEMPRE COLAZIONE A CASA.
Nello specifico quando la Mezzana, come oggi, mi comunicherà la sua voglia di una fresca brioche alla crema,  mi tirerò una martellata su un metatarso. 
Poi zoppicando la porterò al bar e, quando vedrò la tizia in questione, tirerò una martellata pure a lei con la scusa che mi ha portato rogna.
Chiusa la faccenda.


lunedì 30 maggio 2016

Sfasamento inquietante


Sto facendo un po' di confusione.
Non mi ricordo se la scuola finisce il 7 o l'8.
Me lo continuano a dire eh?
Ma io niente, lo dimentico.
E stamattina, quando la Mezzana mi ha chiesto quanti giorni mancassero al fatidico ultimo giorno, forte della filastrocca:
"Trenta giorni a novembre con april, giugno e settembre di ventotto ce n'è uno tutti gli altri son trentuno", le ho detto che oggi è l'ultimo del mese e che domani sarà il 1° giugno. 
Cioè mica siamo a maggio, neh?
Siamo ad aprile e da aprile si passa direttamente a giugno.
Tutto normale.
Che sia particolarmente sbiadita l'ho capito stamattina al bar quando, non mi ricordo per quale motivo, mi è uscita una voce raccapricciante che si sono girati tutti.


Trilly è scoppiata a ridere, io mi sono appiattita sopra il tavolo e invece Peter non si è accorta di nulla. Proprio non capiva il motivo di tanta ilarità e del mio colorito rosso corallo.
Ieri c'è stata la Comunione della Mezzana e mi hanno piazzata sull'altare. Da dietro Consorte mi faceva i dispetti incurante del problema mentale che mi faceva ricordare, ma solo a fasi alterne, di indossare un vestito invece dei miei soliti jeans.
Tanto che, mi dicono, quando mi sono chinata per depositare la busta delle offerte, è mancato poco che mostrassi il mio lato posteriore all'intera Comunità.
E che sarà mai?
Neh?
Magari senza panda era un conto, ma con la mutanda a pois con un panda stampato sul didietro, insomma... e visto che indossavo le calze a rete, l'effetto improponibile sarebbe stato "panda in gabbia".


Avrebbero potuto chiamare Edoardo Stoppa stoppando l'intera Cerimonia che è stata davvero carina, tutto sommato.
Alla fine della Messa, ce la siamo data a gambe.
Non vi starò a raccontare della festa perché, per quanto sia stato piacevole per me, la cronaca potrebbe annoiarvi.
Ma quando alla sera, mi sono chinata per togliermi le scarpe, Consorte ha detto:
"Eh, 'sto vestito è un po' cortino"
Mi  è venuto in mente di quando ho depositato la busta nel cesto delle offerte.
Vedete che succede ad indossare sempre i jeans?

Il vero guaio è che sono sfasata e distratta.
Quest'anno mi è volato ancora più velocemente di quello scorso.
Mi sembra ieri che ero nei pressi delle docce bingobonghiane, in una giornata di fine estate grigia più o meno come questa, a pensare che presto tutto si sarebbe interrotto per far spazio all'autunno, l'inverno, la primavera... ed è già estate.
Inquietante.


giovedì 26 maggio 2016

Fashionacippa


Domenica ci sarà la Prima Comunione della Mezzana.

C'è da dire che non si da più peso all'importanza del Sacramento ma si punta sull'organizzazione della festa che viene dopo.  
In effetti, più che ad una 1° Comunione somiglia a un ballo delle debuttanti, a un matrimonio, all'incoronazione della regina Elisabetta.
Torte giganti a più piani, ristoranti esclusivi (prenotati nel 2003) con giardini (che sono parchi) che servono 250 portate.
(Noi pizzeria, prenotata 2 settimane fa, giusto per essere sicuri)
La storia del vestito più truzzo è stata eliminata dal buon senso (di chi di dovere) di aver schiaffato ai comunicandi la tunica uguale per tutti.
Ora la gara è tra i genitori e parenti di colui/lei che riceve il dono dell'Eucarestia.
Tralasciando il fatto che non vedo il motivo per cui debba confessarmi, perché non sono mica io che devo fare la Prima Comunione (Lo so che non c'entra un fico col resto del post, però mi andava di rendervi partecipi di questa mia considerazione), quest'anno a differenza dell'anno in cui la Comunione l'ha fatta il Grande, ho deciso di non indossare i jeans ma un vestito. 
Che già avevo, per altro.
Il guaio è che ho avuto l'idea di chiedere un parere alle mie amiche sulla questione e mi si è aperto un mondo parecchio complicato che quasi mi metto i jeans e buonanotte al secchio.
Il consulto in questione, è iniziato davanti ad un caffè ed è andato più o meno così:


- Di che colore è il vestito in questione? 
- Il vestito è blu
- Le scarpe... che colore hai la borsa? 
- Blu. 
- Bleak. Tutta blu? Allora anche le scarpe blu. Eh, per forza. 
LE SCARPE DEVONO ESSERE DELLO STESSO COLORE DELLA BORSA. 
Le calze sarebbe meglio non metterle ma hai le gambe bianche e sta male 
- Grazie eh? 
- Color carne è da vecchia. Quindi queste sono le opzioni:
  • o autoabbronzante 
  • o fondotinta 
  • o collant a retina color carne.
Direi che i collant a retina sono l'ideale.
- Te le vendi?
- Sì poi passa in negozio.
- Ora passiamo ai capelli... 
TU DEVI ANDARE DALLA PARRUCCHIERA A FARTI FARE LA MESSA IN PIEGA NON SI DISCUTE. 
Perché quando hai i capelli a posto cambi completamente 
(Qui mi ha dato della cessa, mi sa)
E le mani? Come hai le mani? 
- Hanno 5 dita per una, vanno bene?

Chiudo gli occhi e mi immagino...

Fantastica proprio.
Mi sono rotta le scatole.

Essere fashion è un fracassamento di marroni.
Poi non so mica se mi sentirò a mio agio così bardata.
E pensare che ci sono donne che conosco perfettamente che sono fashion per 7 giorni a settimana.
Che se hai la stessa maglietta per più di 2 giorni te lo fanno notare, se non hai i capelli a "norma" te lo fanno notare, perché quello è il loro mondo. 
Tanta apparenza e in alcuni casi poca, pochissima sostanza.
Va beh.
Domenica andrò in Chiesa con il vestito blu, le scarpe blu, la borsa blu, le calze a retina color vecchia, le mani con 5 dita ciascuna e con i capelli non pervenuti, a obliterare i biglietti.

martedì 24 maggio 2016

Poooof


Stamattina.
Si era deciso così.
Dopo il caffè movimento.
Nello specifico: camminata veloce.
Perché io mica corro.
Siete impazzite?
Solo una volta mi sono trasformata in razzo, ma solo perchè ero inseguita da dei cani incavolati.
E non ero neanche a piedi ma in bicicletta.
Comunque dicevo: camminata veloce.
Quanto veloce?
Boh.
Percorso: boh.
Su per giù circa meno quasi direzione parco che "hapuregliattrezziginniciperchèoggipotremmoancheazzardarelacosa".
Potremmo?
Sì siamo cariche.
Noi chi?
Io, Trilly e Peter.
Abbigliamento sportivo:
  • Trilly: leggings, felpa con sotto la canottiera, scarpe da ginnastica.
  • Io: ehm, felpa con sotto maglietta a mezze maniche, jeans strappati e stivaletti in camoscio (eh)
  • Peter: Scarpe da ginnastica, leggings fioriti, piumino, maglione di lana e dolcevita a collo alto. In pratica aveva addosso un armadio stagionale.
Su, si inizia.
Camminata spedita, stringimento chiappe e via.
Aspe' prima scendiamo i 3 gradini del portico senza cadere che non so se mi riesce.
Pronti via....

Modalità crociera.
Chiacchiericcio beato.
- Lo sapete che adesso scrivo anch'io su whatsapp?
- Bene.
- Sì va beh, ma state almeno stringendo le chiappe?
- Ah no me ne ero dimenticata.
- Strette... Mi sa che devo andare in bagno...

In mezzo al parco abbiamo incrociato un allegro 70 enne mezzo biotto che svolazzava di qua e di là agitando le braccia e, quando ci siamo fermate a provare gli attrezzi del "Percorso vita", ci ha fatto pure da personal trainer.
Che vergogna.
"Percorso vita" una bega.
L'arzillo ometto, op, op ci ha fatte nere.

Poi ci siamo di nuovo cimentate nella nostra camminata veloce...


Ammirando il paesaggio, incontravamo arzille vecchiette che andavano più veloci di noi, effettivamente. 
Tutto bene fino a quando non abbiamo incrociato lei.
In solitaria correva come una forsennata.
Lei che quando frequentavamo la palestra era 10 kg in più.
Ora, in splendida forma, ci faceva ciao ciao con la manina.


Embolo.
Invidia.
Stronza.
- È però, vedi che la corsa fa?
- Avrà associato qualche dieta
- Eh per forza

Perchè noi donne siamo così, c'è poco da fare: arriva la gnocca e ci girano le balle.
Così le troviamo i difetti.
Possiamo fingere che non sia vero.
Io, personalmente, le avrei tirato una badilata nei denti.


Tanto ringrassa. 
Appena si ferma.
Fa pooof.
Oh sì. 
Farà poof.


lunedì 23 maggio 2016

Mamme hooligans

E' la categoria più odiosa.
Sono quelle che:
  • Mio figlio appena l'ho partorito era bellissimo (i miei sembravano delle rane)
  • Si è attaccato subito al seno e io avevo già un sacco di latte (ahahahahah, mi ricordo che con il Grande era passata una settimana e avevo perso le speranze. "Continua ad attaccarlo" dicevano, tanto che ad un certo punto la mia tetta si è rassegnata, mi sono sentita gonfiare come una mongolfiera e taaaaak. A momenti lo soffoco. Che poi nei mesi a seguire, ogni volta che mi inalberavo, partiva la montata lattea. Cioè del tipo: mi tagliavi la strada? Montata lattea. Volevi passarmi avanti nella fila? Montata lattea...)
  • Mio figlio ha detto la sua prima parola a 3 mesi, a 1 anno sapeva correttamente l'inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco e il tibetano (I miei hanno iniziato a parlare quando ne hanno avuto voglia)
  • Il pannolino? Quale pannolino? (Io ho avuto un sacco di casini con il pannolino. Col Grande abbiamo allagato un paio di volte il bar di Mario, con la Mezzana ho deciso di levarglielo troppo presto e non riusciva più a fare la pipì, così con la Piccina ci sono andata più cauta fregandomene di quelli che dicevano: "Ma ancora non gliel'hai levato?")
  • E' un asso nello sport, non ce n'è per nessun altro (Olèèèèè ciuppa!)
  • A scuola è il migliore, ha dei voti fantastici però se capita che prenda meno di 9 mica mi arrabbio, può succedere. Sì, penso che un 9- sia accettabile. (Ma va a cagare)
  • Le maestre non capiscono mio figlio. Mio figlio è un genio. Non fa i compiti perché si annoia, lui è avanti (Te sei scema, quasi te lo dico)
Ma quella che batte tutte, colei che mi ha fatto digerire il fegato causandomi un' implosione, è la tipa che nel bel mezzo di una riunione di classe, ha alzato la manina e, rivolgendosi alla maestra, ha pronunciato la seguente frase:

"Lei non può dare un 5 a mio figlio perché mina la sua autostima"
E certo. 
Noi non vogliamo mica che si mini qualcosa, eh?



venerdì 20 maggio 2016


NE' CARNE NE' PESCE:



Ehilà.
Ciao.
Direi di fare finta di niente e di passare oltre senza dare peso alle ragioni che mi hanno spinta a smettere di scrivere qui.
Mi fa strano eh?
Però bello.
Coooooooomunque non è che sia cambiata più di tanto e nemmeno la mia vita.
Bene.
Non ho ancora iniziato a scrivere che ho già sparato la prima boiata.
Non è vero che non è cambiato niente, in realtà è cambiato tutto:
Billo non c'è più.
Ora la Piccina frequenta la prima elementare, la Mezzana la quarta e il Grande la prima media.
Oh, non badate al brusco cambio di carattere di quando ho scritto "Prima Media", deve essere colpa del mio pc, perché mica penserete che l'ho fatto apposta per attirare l'attenzione sul concetto di "Prima Media", vero?
Ora.
Sono un attimino indaffarata a cercare di decifrare il comportamento altalenante del mio maschietto.
Vedete, il pargolo passa dal: "Mamma ti voglio bene" al "Sei la peggiore del mondo perchè le altre non mettono il norton antivirus e il software di controllo sul telefonino ai loro figli" e poi ancora: "Abbracciami" per poi: "Non provare a venire a prendermi a scuola".
Capirete, non è facile per una bipolare cronica (quale sono) interagire con con Jekill e Hyde.
Che poi, se stiamo ad analizzare la cosa, è più normale che - causa inizio circolo di ormoni che non sanno esattamente cosa debbano fare - a soffrire di sbalzi di umore siano gli adolescenti e non una donna quasi 42 enne (Sì "quasi". Manca ancora un mese quindi è QUASI!!!!!)
Il fatto è che mi avevano detto che la, ehm, trasformazione, sarebbe avvenuta in seconda, mica alla fine della prima.
"Eh, dev'essere che ha anticipato" un paio di balle.
Io non ero ancora pronta.
Così mi ritrovo a questionare con un "né carne né pesce" a cui non va più bene nulla e dopo un secondo va bene tutto.
Roba che se lo avessi fatto io a mia madre, mi avrebbe tirato uno schiaffo nei denti.
Perché lei mica questionava e la spiegazione che era solita dare per motivare il suo eventuale rifiuto ad una mia richiesta era un:
"Ti ho detto no perché è no".
Io comunque a 11 anni e mezzo ero una babba e anche a 12. Azzarderei pure a 13.
D'altro canto non deve essere facile nemmeno per lui avere a che fare con me che ogni tanto gli sollevo l'ascella alla ricerca del peletto che darà il via alla vera trasformazione da girino in rana, da plancton in polipo (Questa l'ho scoperta da poco eh?)... ma com'è che non mi vengono paragoni più decenti?
A parte gli scherzi, procedo un po' alla cieca, ho paura di sbagliare.
Ma la realtà è che un genitore nasce esattamente quando nasce suo figlio.
Né prima né dopo.
Insieme.